Rosemary era stata bene fino a 2 settimane prima della morte, ed aveva continuato a lavorare con noi, ed a condividere le nostre brevi uscite pomeridiane alla domenica.
Rapidamente poi le sue condizioni generali erano deteriorate; essa fu ricoverata in ospedale a Chaaria per fortissimi dolori alla testa, che dovevamo trattare con la morfina; pochi giorni dopo si era instaurato uno strabismo e Rose era andata in coma.
Qualche volta aveva dei momenti di lucidità, ci chiamava per nome, aveva voglia di abbracciarci tutti, ma poche ore dopo ripiombava in un profondo stato di incoscienza, interrotto soltanto dalle urla di dolore.
La messa di funerale fu celebrata come un trionfo della sua bontà nel cortile dell'ospedale, e poi la accompagnammo alla tomba: Rosemary è stata sepolta dietro alla sua casa, quella casa di legno che con tanta cura ella aveva costruito, migliorato ed abbellito, da quando aveva iniziato a lavorare al Cottolengo.
Rosemary è stata una grande amica di tutti i volontari; la cena a casa sua era diventata una costante, così come i "chapati" per il viaggio, preparati da lei prima della partenza per l'Italia dei volontari. Rosemary era sempre con noi quando uscivamo alla domenica, ed era colei che ci preparava il caffè.
Sapevamo che la sua salute non era buona, ma sembrava che il peggio non dovesse arrivare mai. Avevamo trovato l'aiuto del dott. Cristiano, che era disponibile a procurarci i farmaci a lei necessari; Rosemary stava bene, e, per arrotondare lo stipendio, aveva aperto un chioschetto di fronte all'ospedale, dove essa vendeva pane, bibite e vestitini per neonati.
Invece, il Signore aveva altri piani ed ha deciso di chiamarla a sè all'età di 34 anni, quando umanamente la sua presenza era così importante per i suoi 2 figli piccoli e per tutti noi.
La bontà di Rosemary è così grande che molti la pensano e la ricordano ancora oggi sia qui che in Italia. Proprio per questo abbiamo deciso di non lasciar passare questo anniversario. Molti mi hanno chiesto di pensare ad una piccola commemorazione: così abbiamo pregato per lei oggi, e ve la riproponiamo come esempio di grande amica di tutti i volontari.
Cristiano, Antonio, don Franco, Francesco, Paola, Chiara sono solo alcuni dei volontari che l’hanno conosciuta e a cui spero questo piccolo ricordo faccia tornare alla mente momento dolci passati insieme a questa nostra amica, ora in Paradiso.
Pregate anche voi per lei.
Fr Beppe Gaido
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