Sono stato chiamato in
ospedale dalle 5.30 di stamane per una brutta storia.
E’ stata dura alzarmi
perche’ ero andato a letto a mezzanotte a motivo del generatore che in questi
giorni (e in queste notti) e’ quasi costantemente all’opera.
Una donna con due
pregressi cesarei era in travaglio avanzato, ma rifiutava veementemente il
cesareo per la sua gravidanza a termine.
La discussione e’ stata
lunghissima, ma non c’e’ stato verso.
“A voi di Chaaria piace
tagliare la pancia della gente”.
Mandarla via non potevo
perche’ il bambino stava per nascere.
Dal canale del parto
fuoriusciva un liquido verde molto denso che non faceva presumere niente di
buono.
Il battito cardiaco
fetale c’era, ma era debole e lento.
Ho fatto un ultimo
tentativo di convinzione, ma a quel punto il marito e’ diventato aggressivo ed
ha ripetuto che assolutamente non potevo operare sua moglie.
Il risultato di tale
scelta miope e pericolosa e’ stato che questa coppia ora andra’ a casa senza
quel bambino che hanno atteso per nove mesi, in quanto il parto e’ stato
difficilissimo ed il feto e’ nato morto.
L’altra complicazione e’
stata il fatto che il secondamento non e’ avvenuto naturalmente, per cui e’
stato necessario procedere ad anestesia ed a rimozione manuale della placenta.
Fortunatamente tale
procedura mi ha permesso di analizzare con cura le condizioni dell’utero e di
appurare che non c’era rottura.
Se fosse successo anche
questo, sarebbe stato il disastro totale, ed avremmo rischiato di perdere pure
la mamma insieme al bambino.
“Quanto e’ pericolosa
l’ignoranza arrogante!” pensavo in cuor mio mentre ritornavo verso la comunita’
alle 6.30.
Pero’ l’alba di fronte a
me era bellissima e mi ha ricordato che oggi e’ Pasqua: Cristo, luce del mondo,
ha vinto le tenebre e la morte.
Devo cercare di non
lasciarmi scoraggiare anche di fronte alla morte innocente dei bimbi.
Pasqua ci ricorda che la
morte non avra’ l’ultima parola.
Fr Beppe Gaido
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi qui il tuo commento....