E' sempre uno stress enorme quando la luce va via... e purtroppo e'
una esperienza frequentissima a Chaaria.
E' vero che abbiamo i pannelli, ma e' anche vero che con i "solar" non
riusciamo ad usare le lavatrici, a sterilizzare ed a pompare l'acqua
dai pozzi.
Per questo, i pannelli sono improponibili di giorno quando tantissimi
macchinari sono attivi, non solo in ospedale (pensate alla
falegnameria ed all'officina).
Pure una notte intera con i pannelli comunque ci da' problemi, perche'
non possiamo lavare la biancheria, non riusciamo a sterilizzare ed
avremo pochissima acqua. Cio' implica che l'indomani non si puo'
partire con le operazioni perche' nulla e' sterile; non possiamo fare
i letti in quanto non abbiamo lenzuola e non siamo in grado di
cambiare i malati perche' mancano i pigiami.
E quindi i motori a diesel girano fino a tardissimo di notte, e poi
bisogna riattivarli al mattino prestissimo... altrimenti si blocca
completamente l'attivita', e paradossalmente si chiude l'ospedale.
Ho contato che, in caso di avaria dei generatori (per fortuna due,
oltre al back up per la sala), l'ospedale potrebbe rimanere aperto
solo 24 ore, se per scarogna mancasse la luce in contemporanea: il
generatore della sala ci permetterebbe si' di lavorare e di
sterilizzare; potremmo si' lavare a mano la biancheria... ma l'acqua
non ce l'avremmo piu' entro un giorno perche' non funzionerebbero le
pompe... senza parlare poi di laboratorio, ecografia, gastroscopia che
sarebbero completamente bloccati e paralizzati.
Per cui, anche stasera, mentre attendo che gli infermieri terminino il
giro delle terapie prima di spegnere il generatore ed andare a letto
pure io, mi ritrovo a pregare prima di tutto che le unita' autogene
continuino a funzionare bene, e poi che la luce torni magari prima di
domattina.
Fr Beppe
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