martedì 5 maggio 2009

Oggi per la prima volta una isterectomia transvaginale a Chaaria


Grazie ad Antonio la giornata odierna puo' essere considerata storica per il nostro piccolo ospedale: abbiamo realizzato l'intervento suddetto per un prolasso uterino di terzo grado. Ci sono state innegabili difficolta', legate al nostro lettino chirurgico che non ha la possibilita' di applicare dei gambali ginecologici.
L'operazione e' risultata complessa per me ed Ogembo che la vedevamo per la prima volta, ma certamente istruttiva per noi, e soprattutto utile per la paziente che avra' un decorso post-operatorio piu' veloce e meno possibilita' di recidive, anche del cistocele e del rettocele associati.
Antonio e' stato velocissimo e lo ringraziamo per la perizia e la pazienza.



Fr Beppe



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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