domenica 3 ottobre 2010

Croce Rossa Italiana di Moretta (Cn)


Ieri sera io e Luca Audero siamo andati nella sede della Croce Rossa Italiana di Moretta (Cn) per ringraziare i volontari, che a titolo personale hanno contribuito alla raccolta fondi per finanziare la borsa di studio del corso di specializzazione, di un'infermiera dell'ospedale di Chaaria.
Abbiamo distribuito le copie del libro Sawa sawa e delle lettere dalle missioni, scritte da Fr. Beppe e Fr. Maurizio.

Lino Marchisio

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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