sabato 5 marzo 2011

Chaaria news

1) Come potete vedere dalla foto, i lavori di costruzione della sala operatoria continuano alacremente. Siamo molto contenti del ritmo con cui i muri stanno venendo su, ed ancora ringraziamo tutti i benefttori che ci hanno aiutato e continuano a sostenere economicamente questo progetto.


2) Oggi abbiamo accolto i nuovi volontari: da Giaveno (Torino) Enrico Postini e sua figlia Silvia (entrambi odontoiatri), dalla Sardegna Michele Sau (chirurgo generale), e da Cuneo Ezio Salvetti (volontario per i reparti dell'ospedale).
Accogliamo i nuovi amici e li ringraziamo anticipatamente per aver scelto di tornare nuovamente a Chaaria. Si tratta infatti di un gruppo di recidivi: Enrico e' un capostipite del volontariato a Chaaria; Silvia e' alla terza esperienza; Michele viene per la seconda volta, ed Ezio per la quarta.
Che Dio vi benedica tutti, e ricompensi la vostra generosita'. Vi conceda di trovare a Chaaria quanto il vostro cuore desidera. Ai nuovi volontari dedico una frase di Madre Teresa di Calcutta: "quando saremo al cospetto dell'Altissimo non ci sara' chiesto quante cose abbiamo fatto o che titolo di studio possediamo. Ci sara' domandato conto di quanto amore ci abbiamo messo..."

Fr Beppe a nome di tutti i Fratelli 


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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