mercoledì 6 aprile 2011

Abbiamo iniziato gli scavi...

... anche per la posa del grande generatore donatoci dal gruppo “Karibu Africa” di Cagliari.
Per chi conosce Chaaria, la foto indica con chiarezza la collocazione della nuova costruzione: non e’ lontano dai tank dell’acqua e dal vecchio generatore.
Ora il lavoro piu’ grande, prima di iniziare le fondamenta, e’ quello di spostare i tubi dell’acqua che giacciono nel sottosuolo.
Ringraziamo tantissimo gli amici sardi anche per questo dono cosi’ importante, in un momento in cui siamo quasi perennemente in emergenza elettrica.

Fr Beppe a nome della comunita’ di Chaaria


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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