lunedì 18 giugno 2012

Per Azalea

Carissima Azalea, sono Evans. Volevo solo dirti che ho ricevuto tramite i Fratelli la tua generosa offerta per me e per la mia mamma. 
Sia io che lei ci siamo commossi per la tua continua generosita' e per il tuo ricordo nei nostri confronti. 
Ma perche' ci vuoi cosi' bene? Io sto benone e continuo con la scuola elementare. Ancora uso i pennarelli, i giocattoli ed il materiale che mi hai mandato per Natale. 
Grazie davvero! I soldini che hai inviato questa volta saranno un bell'aiuto per la mia mamma che deve pagare le tasse scolastiche. 
Ti mando un bacio con la promessa della mia preghiera. 
Ti piace la foto con la grande mano bianca (nel mio cuore penso alla tua!) e la piccola mano color cioccolata (che naturalmente e' la mia)? 
Ciao, 

Evans 


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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