Sono le 23 a Chaaria e solo ora abbiamo concluso la nostra maratona chirurgica domenicale con l'ultimo cesareo.
Siamo però riusciti a mangiare cena insieme ed abbiamo perciò avuto la possibilità di ringraziare sinceramente il dr Luciano Cara e la sua consorte Francesca, che per due settimane sono stati con noi a Chaaria.
Sono stati giorni di fuoco: basti pensare che in due settimane abbiamo fatto ben 132 interventi chirurgici ortopedici, molti dei quali decisamente impegnativi.
Sono però anche stati giorni bellissimi, di amicizia, di collaborazione e di aiuto vicendevole.
Luciano continua a portarmi pian piano verso l'autonomia negli interventi di ortopedia: mi insegna, si fida di me e mi incoraggia a non mollare. Io sono motivato, perchè vedo che imparo e che le operazioni vanno bene. La cosa è ancora più bella quando considero che la maggior parte della popolazione non si potrebbe assolutamente permettere l'operazione altrove, e sarebbe quindi condannata a rimanere zoppa o menomata.
Quante fratture inveterate abbiamo operato in questi giorni: qualche frattura era vecchia di quasi un anno, proprio perchè i pazienti non avevano avuto la possibilità economica di farsi operare.
Abbiamo operato un uomo con radio ed ulna rotti da un anno ed a cui nessuno aveva mai apposto neppure un gesso... anche per questo è importante che Chaaria esista.
A Francesca il nostro grazie per il suo amore disinteressato verso i Buoni Figli e per il generoso servizio svolto sia al centro che in sartoria. A lei diciamo grazie anche per i gustosi piatti all'italiana preparatici alla domenica sera.
Salutiamo Luciano e Francesca con un arrivederci a presto, in quanto li aspettiamo nuovamente a gennaio per continuare il nostro cammino di aiuto alle persone povere che altrimenti non potrebbero farsi curare.
A loro abbiamo donato la nuova maglietta di Chaaria che, come Cottolengo Mission Hospital, abbiamo fatto stampare qui in Kenya: è un dono che faremo a tutti i volontari che così potranno essere nostri ambasciatori anche nell'abbigliamento.
Ancora un grazie sincero.
Buon ritorno a Cagliari.
Fr Beppe e comunità
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