domenica 27 ottobre 2013

Grazie di cuore

Sono le 23 a Chaaria e solo ora abbiamo concluso la nostra maratona chirurgica domenicale con l'ultimo cesareo.

Siamo però riusciti a mangiare cena insieme ed abbiamo perciò avuto la possibilità di ringraziare sinceramente il dr Luciano Cara e la sua consorte Francesca, che per due settimane sono stati con noi a Chaaria.
Sono stati giorni di fuoco: basti pensare che in due settimane abbiamo fatto ben 132 interventi chirurgici ortopedici, molti dei quali decisamente impegnativi.
Sono però anche stati giorni bellissimi, di amicizia, di collaborazione e di aiuto vicendevole.
Luciano continua a portarmi pian piano verso l'autonomia negli interventi di ortopedia: mi insegna, si fida di me e mi incoraggia a non mollare. Io sono motivato, perchè vedo che imparo e che le operazioni vanno bene. La cosa è ancora più bella quando considero che la maggior parte della popolazione non si potrebbe assolutamente permettere l'operazione altrove, e sarebbe quindi condannata a rimanere zoppa o menomata.



Quante fratture inveterate abbiamo operato in questi giorni: qualche frattura era vecchia di quasi un anno, proprio perchè i pazienti non avevano avuto la possibilità economica di farsi operare. 
Abbiamo operato un uomo con radio ed ulna rotti da un anno ed a cui nessuno aveva mai apposto neppure un gesso... anche per questo è importante che Chaaria esista.
A Francesca il nostro grazie per il suo amore disinteressato verso i Buoni Figli e per il generoso servizio svolto sia al centro che in sartoria. A lei diciamo grazie anche per i gustosi piatti all'italiana preparatici alla domenica sera.
Salutiamo Luciano e Francesca con un arrivederci a presto, in quanto li aspettiamo nuovamente a gennaio per continuare il nostro cammino di aiuto alle persone povere che altrimenti non potrebbero farsi curare.
A loro abbiamo donato la nuova maglietta di Chaaria che, come Cottolengo Mission Hospital, abbiamo fatto stampare qui in Kenya: è un dono che faremo a tutti i volontari che così potranno essere nostri ambasciatori anche nell'abbigliamento.
Ancora un grazie sincero.
Buon ritorno a Cagliari.

Fr Beppe e comunità


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....