sabato 12 aprile 2014

La professione perpetua di Fr. Robert Maina

Per noi Religiosi, giungere alla Professione Perpetua è un traguardo ambito che corona anni ed anni di formazione e preparazione.
La Professione Perpetua è il momento in cui ci consacriamo a Dio con i voti di castità, povertà ed obbedienza per tutta la vita.
Nella formula di Professione, noi Fratelli Cottolenghini promettiamo “di servire Dio, riconoscendolo presente nei poveri”, e questa è la ragione per cui entriamo a far parte di una famiglia religiosa, “sentendoci corresponsabili della sua fedeltà” insieme a tutti gli altri Confratelli.
Noi Religiosi del Cottolengo ci consacriamo a Dio nel servizio del prossimo più povero ed abbandonato, e questo lo vogliamo fare con una donazione incondizionata che può giungere “fino al sacrificio della vita”.
La Professone Perpetua è per noi come il matrimonio: ci uniamo per sempre a Dio; lo facciamo pubblicamente, di fronte alla Chiesa, che diventa testimone del nostro impegno e può chiederci di rendere conto delle promesse fatte sull’altare.



Ecco perchè la Professione Religiosa è pubblica: perchè tutti i Cristiani possono poi esigerela nostra coerenza.
La formazione di Fr Robert è stata lunga e per certi versi tortuosa e difficile: egli è però ora giunto alla meta, ed è ovviamente molto contento del traguardo raggiunto con sudore, lacrime e fatiche.
La formazione religiosa lo ha portato a concludere il suo cammino in Italia, lontano dai suoi cari e dai suoi amici.
Fr Robert mi incarica quindi di invitare tutti i volontari di Chaaria che lo hanno conosciuto a partecipare alla solenne celebrazione della sua professione perpetua nella Chiesa della Piccola Casa. Alleghiamo la locandina con l’invito, la data e l’orario.
Noi di Chaaria non riusciremo ad essere presenti fisicamente alla celebrazione e saremo vicini a Robert con la preghiera, ma coloro che potranno andare alla Piccola Casa quel giorno gli faranno un grandissimo dono.
A Fr Robert auguriamo fedeltà, perseveranza e felicità, nonostante le croci che certamente il futuro ha ancora in serbo per le sue spalle ormai forti e temprate.


Fr Beppe Gaido e comunità di Chaaria



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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