venerdì 30 maggio 2014

Nora

Oggi pomeriggio alle 14.30 ha lasciato Chaaria la volontaria Nora, di Milano, internista specializzata in Medicina del Lavoro.
Nora è rimasta con noi per un mese intero e devo dire che è stata una presenza assolutamente positiva su tutta la linea.
Lo stile di Nora mi ha davvero rincuorato e mi ha fatto capire che, nonostante le difficoltà insite in Chaaria e nel carattere di ognuno, si può comunque fare una bellissima esperienza, ricca per il volontario ed effettivamente molto feconda anche per l’economia del servizio in ospedale.
Di Nora ho apprezzato davvero tutto.
Carattere solare ed affabile, è stata capace di instaurare un rapporto positivo con gli altri volontari, con lo staff, con Giancarlo... ed anche con il sottoscritto. E’ stata sempre disponibilissima verso tutti i pazienti e si è veramente fatta carico di loro, portandoseli nel cuore (l’ho vista piangere per quella donna morta ieri con il suo feto in grembo).
Nora ha conquistato tutti con la sua semplicità: mai complicata nei rapporti interpersonali, sempre in grado di sbollire tutte le situazioni, sempre disponibile e capace di passar sopra. 




Si vedeva ad un chilometro che lei è venuta qui per i malati e basta, e quindi non aveva altri interessi nè recrimazioni di sorta.
E’ stata sempre grata e più che soddisfatta sia del cibo che dell’alloggio.
Con lei ho vissuto un rapporto normale e direi adulto, forse senza lunghe chiacchierate a motivo del superlavoro e degli orari a volti diversi tra di noi; ma comunque il nostro è stato sempre un rapporto positivo: abbiamo parlato semplicemente quando c’era tempo ed abbiamo anche vissuto giornate senza scambiare una parola, magari perchè impegnati in settori diversi dell’attività ospedaliera, e non perchè ci fossero barriere tra di noi.
Nora ci ha attirati ed affascinati con la sua umiltà: non ha mai preteso di sapere tutto e non si è mai posta nella posizione del “professore” che ha tanto da insegnarci. Ha lavorato con noi, conscia dei propri limiti di conoscenza e misericordiosa nei confronti dei nostri.
E’ stato bello per me sapere che lei c’era, che mi potevo fidare di lei nel reparto che le avevo affidato, che mi avrebbe cercato senza inutili timori reverenziali o distanze in caso avesse avuto bisogno di me, che non mi giudicava e che apporezzava gli sforzi che sia io che Giancarlo facciamo per tirare avanti la baracca.
Per questo il grazie a Nora è grande ed è sincero: in lei ho visto una brava dottoressa e soprattutto una donna matura.
Ho invidiato anche la sua costanza nell’andare a correre tutti i giorni al mattino presto prima del lavoro.
Ciao Nora! Fai da ambasciatrice di Chaaria in quel di Milano!

Fr Beppe

1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie per questa condivisione...mi sono ritrovata in questa descrizione avendo un profondo desiderio di fare del volontariato. Non sono medico ma solo operatrice assistenziale e assistente all'infanzia ma so che c'è sempre bisogno di una mano in ogni situazione.
Grazie x ciò che siete e fate ogni giorno.
Barbara
Torino


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....