venerdì 5 dicembre 2014

Elettrocardiografia a Chaaria

Quando arrivai a Chaaria nel 1998 avevo con me il mio piccolo ECG portatile.
Era una delle poche cose che sapevo fare. I pazienti ipertesi e quelli con problematiche cardiache hanno quindi potuto avere un ECG refertato a Chaaria fin da quella data.
Anche da questo punto di vista Chaaria è stata un'isola felice! 
Infatti, con gli anni mi sono reso conto che i medici del Kenya sono per certi versi molto più preparati e versatili di quelli italiani e possono tranquillamente passare dalla chirurgia alla medicina all'ostetricia; per altro, non sanno quasi nulla di elettrocardiogramma.
Ciò è stranissimo, ma assolutamente vero.
Tale fatto ha portato a situazioni anomale in cui praticamente nessun paziente con scompenso cardiaco mai faceva un ECG.
Per molti anni a Meru non c'è stata possibilità per i malati di afferire ad un ECG se non a Chaaria.
Da alcuni anni ci sono invece due elettrocardiografi in cliniche private di Meru... ma non ci sono cardiologi per la refertazione: sono macchine abbastanza recenti che danno un referto automatico, molte volte fuorviante: capita spesso che qualcuno venga a Chaaria spaventatissimo perchè l'ECG in quella struttura risultava "anormale": io poi mi rendo conto che si tratta di anomalie legate alla macchina, o al movimento del paziente durante il test. 


Lo strumento poi è settato per una certa frequanza cardiaca considerata normale: se qualcuno però ha tachicardia perchè è spaventato di tutti quegli elettrodi, il referto che riceve sarà ancora di ECG "non normale". lo stesso dicasi per banali aritmie respiratorie che sono fisiologiche soprattutto nel bambino.
Dal punto di vista dell'ECG la nostra rimane pertanto una situazione molto grave in cui i medici non sanno quando prescriverlo; e, se lo richiedono, si vedono arrivare un test non refertato o refertato male da una macchina.
Per questo penso di poter dire in tutta onestà che i pazienti di Chaaria sono molto fortunati: qui possiamo fare sia ECG che ecocardio, ed il referto che offriamo è scritto dopo accurata ed onesta analisi del tracciato elettrocardiografico.

Fr Beppe Gaido


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....