Ma Naomi è molto determinata. Insieme a Naomi ed a Mamasharon, rinnoviamo la nostra riconoscenza verso i benefattori che, con le loro offerte, stanno concedendo ad entrambe di arrivare al traguardo di un titolo di studio che tanto le aiuterà nella vita: dopo la scuola entrambe saranno infatti più sicure di sè ed avranno un'autostima certamente rafforzatata dagli sforzi e dai sacrifici che ora stanno facendo ora.
sabato 27 giugno 2015
Le studentesse a casa per il week end
Ma Naomi è molto determinata. Insieme a Naomi ed a Mamasharon, rinnoviamo la nostra riconoscenza verso i benefattori che, con le loro offerte, stanno concedendo ad entrambe di arrivare al traguardo di un titolo di studio che tanto le aiuterà nella vita: dopo la scuola entrambe saranno infatti più sicure di sè ed avranno un'autostima certamente rafforzatata dagli sforzi e dai sacrifici che ora stanno facendo ora.
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
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