domenica 4 marzo 2018

Volontari

Con la fine del mese di marzo dovrebbe chiudersi un periodo di grandissima affluenza di volontari a Chaaria.

Da aprile, pur avendo sempre volontari, i numeri saranno inferiori.
Negli ultimi 3-4 mesi siamo arrivati a numeri davvero molto alti...fino a 17 presenze di volontari a Chaaria.
Ovviamente questo ha stirato al massimo le nostre capacita' alberghiere ed in certi periodi abbiamo dovuto chiedere ad alcuni volontari di non avere la camera singola.
Anche il refettorio ha risentito di questo grande afflusso ed in certi periodi e' stato necessario fare dei turni per i pasti in quanto non ci sarebbero stati posti a tavola per tutti.
Devo dire che, nonostante il numero cosi' elevato, l'esperienza con i volontari e' stata generalmente molto positiva.
Non si sono create aree di autoreferenzialita' e non ci sono state conflittualita' tra volontari e fratelli, e neppure all'interno del gruppo dei volontari.
Il lavoro e' stato organizzato bene e tutti si sono sentiti utili, anche grazie al fatto che le professionalita' erano diverse.
Ringrazio sinceramente i volontari di questi mesi che hanno sempre tenuto aperto il canale di comunicazione con Fr Giancarlo e con il sottoscritto.


Cio' ha reso tutto molto piu' semplice ed ordinato.
Ringrazio di cuore Paolo e Claudia, volontari veterani di lunga permanenza che in molte occasioni mi hanno aiutato facendo da referenti e da mentori per i nuovi arrivati.
Ringrazio di cuore i volontari infermieri che hanno saputo mettersi al fianco del nostro staff senza giudicarli e senza inutili polemiche sul loro modo di lavorare.
Informo i volontari ginecologi che il crollo del ponte di Giaki ha tagliato fuori tantissime maternita' che di solito riferivano a Chaaria le gravide complicate...questo implica che, finche' il ponte non sara' riparato ci sara' un affluisso un po' ridotto in maternita'.
Ringrazio i chirurghi che mi hanno sostenuto, aiutato ed anche ulteriormente formato in questi mesi.
Un grazie non meno sentito alle persone che si sono adoperate per servire i nostri Buoni Figli.
Il superafflusso e' stato in gran parte causato dal sottoscritto che ha detto di si' a troppe persone e spesso si e' dimenticato di aver gia' invitato altri in quel periodo specifico...ma siamo comunque sopravvissuti.
Ora, quasi al termine di un periodo di grande affluenza di volontari (anche ora sono 12), penso pero' di poter dire che forse il numero di 6 sia il migliore per le capacita' logistiche di Chaaria...Lo penso sia dal puntio di vista del servizio che da quello della sistemazione alberghiera in comunita'.
Molti studenti di medicina mi scrivono...magari gia' dal quarto anno.
Onestamente al momento credo di sospendere momentaneamente la loro presenza a Chaaria.
Non che questa sia una decisione definitiva, ma al momento mi pare di non essere in grado di offrire loro quello che chiedono, e cioe' un'esperienza protetta e guidata che li porti a vedere reparti diversi e patologie nuove.
Chaaria e' al momento molto pesante e non penso di avere personale sufficiente per questo servizio agli studenti di medicina.
Ovviamente coloro a cui ho gia' detto di si' potranno venire, ma chiedo ad altri studenti che mi hanno scritto di avere pazienza e di scrivermi magari nuovamente tra un anno...forse per allora la situazione potrebbe essere cambiata ed io potrei sentirmi nuovamente di accoglierli.
Al momento ho preso uno studente di fisiotarapia dalla Francia...e' una nuova frontiera; vediamo come evolvera'.
Per quanto riguarda gli infermieri, io credo che il massimo che possiamo accogliere per dare ad ognuno un'esperienza gratificate sia di 4.
Al momento i volontari di cui ho piu' bisogno sono ortopedici, chirurghi generali, chirurghi plastici e ginecologi.
Gradisco anche medici internisti e pediatri che sappiano mettersi alla pari con i nostri clinical officers ed abbiamo l'umilta' ed il coraggio di accettare le condizioni dei nostri reparti, non certo paragonabili a quelle europeee, sia dal punto di vista del personale, sia da quello della congestione, e sia anche per quanto riguarda la limitatezza dei nostri mezzi diagnostici e delle nostre terapie.
Scrivetemi pure se volete venire (fr.beppe@gmail.com), ed io cerchero' di dirvi di si' nel limite del possibile, e cercando di evitare sovraffollamenti.
Sappiate che io vi mettero' in lista solo quando mi avrete mandato biglietto aereo.
Se potete, venite nelle date che vi indichero', in modo da limitare il numero di volte in cui dobbiamo mandare una macchina a Nairobi...siamo a 300 chilometri dall'aeroporto.
Grazie ancora a tutti i volontari che sono qui ora ed a quelli che verranno in futuro.

Fr Beppe


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....