Stralcio di uno scambio email tra Fr. Beppe ed il suo amico Carlo in Italia....
Grazie, Carlo. Sono fiero di te. Sai, non mi sembra vero che uno che gira il mondo per conto della Novartis, come responsabile di un nuovo farmaco nel suo sviluppo clinico a livello internazionale.., poi venga a Chaaria a sentire l'odore di urina delle nostre camerate, a sudare nella nostra torrida saletta operatoria, ad aiutare a medicare ulcere dall’odore acro e pungente. Ma questa è davvero globalizzazione. Mi piace molto quel passaggio in cui tu parli del vero global. Ho scritto un ringraziamento per i farmaci. Spero che anche il tuo collega lo abbia ricevuto (la Novartis e la Sandoz ci hanno infatti inviato un grosso quantitativo di antibiotici e di anti-ipertensivi a seguito dell’interessamento di Carlo).
Ciao. Un abbraccio. Beppe
Carissimo Pino,
siamo assolutamente sulla stessa lunghezza d'onda nell'usare il termine global, che ho visto sempre con simpatia nel significato nostro, ironizzando verso i "no-global" che dovrebbero semmai diventare fautori di una globalizzazione dei diritti umani e di un'equita' che e' assente.
Grazie ancora di tutto, un abbraccio Carlo.
Anche Francesca, volontaria a Chaaria....ha donato il suo sangue.
Nessun commento:
Posta un commento