lunedì 25 agosto 2008

Sono malato...


... da molto tempo ma non lo sapevo. La mia mamma mi ha sempre dato da mangiare lo stesso cibo che lei offriva anche ai miei fratellini. Loro però crescevano, ed io diventavo sempre più debole. Mangiavo, ma avevo sempre la diarrea. Era come se non si fermasse nulla dentro. Poi la cosa strana è che mi sono venuti i capelli bianchi anche se ho solo 7 anni di età. Adesso questi capelli sono sempre più deboli e sembre più diradati. Sto diventando calvo. Poi ho cominciato a gonfiare come un pallone: non sono grasso. Sono tutto edematoso. La mia pelle è sottile e secca. Si spacca come niente. Vedete quante ulcere rotonde. Sono tanti foruncoli che prima fanno un male cane, poi scoppiano permettendo all pus di uscire e lasciando un buco che mi prude molto. La mia bocca è piena di mughetto, che non è un bel fiore. E' una patina bianca che fa diventare cattivi tutti i cibi che provo a mangiare. Proprio per questo "gustaccio" in gola, non mi nutro quasi più, e come conseguenza divento
sempre più gonfio. Mi hanno anche detto che sono anemico.
A Chaaria mi hanno comunicato che ho una malnutrizione forse causata da qualche milione di parassiti intestinali che si chiamano Giardia. Quegli infami si dispongono sulle pareti del mio intestino e lo ricoprono di uno strato impermeabile, come se fosse nylon. Così io mangio, ma non assorbo niente e le mie condizioni peggiorano.
La mia malattia in Inglese si chiama PEM, che vuol dire Protein Energy Malnutrition. Alcuni bambini come il sottoscritto sono tutti gonfi ( la nostra malattia viene poi sotto-classificata come Kwashiorkor); altri diventano tutti secchi e disidratati con l'aspetto vecchieggiante come se avessero 90 anni (la loro condizione viene definita marasma). Ora mi hanno dato delle medicine per uccidere la Giardia. Poi mi danno vitamine, terapie per risolvere il mughetto, ferro e acido folico per l'anemia. Mi fanno anche degli antibiotici in vena a causa di una brutta tosse con catarro giallo. Il dottore dice che ci vorranno però molti mesi prima che io riesca ritornare nuovamente come gli altri bambini. Per guarire ci vuole molta pazienza.

Ciao. DAVID GITONGA e Fr Beppe
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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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