Carissima Valentina,
prima che tu arrivassi mi chiedevo se tu fossi il solito ingegnere che pensa solo ai numeri e ragiona per prospetti e per equazioni matematiche. Ed invece mi sono davvero sbagliato. Sei una persona dolcissima, che sa stare con gli handicappati in maniera veramente speciale. Ma sei anche una donna squisita nella compagnia che ci siamo fatti alla sera dopo cena. Attorno ad una chitarra sei veramente eccezionale: non potevo credere che tu conoscessi tutte le canzoni dei Beatles a memoria, ed in lingua originale.
Accetta queste mie semplici parole, per dirti grazie del tuo instancabile operato presso i nostri Buoni Figli, per il tuo entusiasmo e per la tua amicizia.
Ci mancherai. Mancherai soprattutto a Kimani e a tutti i nostri ragazzi che hanno imparato ad apprezzare i tuoi servizi e le tue attenzioni. Ma mancherai anche ai giovani Fratelli a cui hai dato tanta amicizia.
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