martedì 14 aprile 2009

Drenaggio a cielo aperto di ascesso amebico del fegato

Oggi per la prima volta a Chaaria, Renato e Maria Grazia hanno avuto il coraggio di aggredire il fegato ed hanno drenato circa 3 litri di pus.
Io avevo fallito in tutti i modi a mia disposizione, perche' il pus era troppo denso, ed anche il mio ago piu' grosso si otturava dopo pochi minuti.
Il paziente era ormai in condizioni critiche con un fegato enorme che gli arrivava quasi all'ombelico, una cute tesissima che sembrava scoppiare da un momento all'altro, ed una grossa difficolta' a respirare e febbre continua.
Ora e' stabile, con un grosso drenaggio ed un lavaggio continuo in cavita'.
Ringrazio Dio anche di questo nuovo intervento. L'ascesso amebico epatico e' infatti per noi una patologia frequente dove spesso gli antibiotici e gli antiprotozoari da soli non funzionano, ed il drenaggio a cielo coperto e' spesso inefficace.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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