lunedì 11 maggio 2009

Nuovo schema di terapia anti-TBC

Da oggi lo schema per la terapia antitubercolare e’ cambiato. Chaaria, insieme ad altri, e’ stato scelto come ospedale pilota, per implementare il nuovo regime, che ha come scopo la riduzione del periodo di assunzione farmaci dai precedenti 8 mesi ai 6 mesi.
Questo allo scopo di aumentare la aderenza al regime terapeutico, e ridurre il numero dei “defaulters”, cioe’ coloro che si stancano, non completano il ciclo, e quindi diventano un pericolo per la societa’ in quanto portatori di micobatteri resistenti alle medicine disponibili.
La terapia proposta per gli adulti viene ancora divisa in due parti, come già si faceva in precedenza:
1) i primi due mesi vengono definiti di “fase intensiva”, ed in essi lo schema non e’ cambiato. I pazienti assumono 4 farmaci che ci vengono forniti in associazione: Rifampicina, Isoniazide, Pirazinamide, Etambutolo (2RHZE).
2) Cio’ che e’ cambiato riguarda la seconda fase detta di “continuazione”: per il passato abbiamo usato una dose fissa di Etambutolo e Isoniazide per 6 mesi (6EH). Il nuovo schema invece non fa piu’ uso di Etambutolo in questa seconda fase; si somministrano invece 4 mesi di Rifampicina ed Isoniazide (4RH).

Dati dell’OMS assicurano che il regime suddetto, pur essendo piu’ breve, ha la stessa percentuale di successi del precedente per i malati adulti.

Nello schema per la terapia pediatrica e’ invece scomparso completamente l’uso della streptomicina che prima veniva impiegata per i casi con escreato positivo. Per i bambini rimane controindicato l’impiego dell’etambutolo, a causa della possibilita’ di daltonismo che potrebbe diventare irreversibile. Anche la terapia pediatrica dura 6 mesi (2RHZ, 4RH).
Per quanto riguarda il “re-treatment” per le recidive e per i defaulters e’ tutto come prima. Permane un ciclo lungo di nove mesi:
a) Due mesi con cinque farmaci: Streptomicina, Rifampicina, Isoniazide, Pirazinamide ed Etambutolo (2SRHZE)
b) Un mese con quattro farmaci: Rifampicina, Isoniazide, Pirazinamide ed Etambutolo (1RHZE).
c) Cinque mesi con tre farmaci: Rifampicina, Isoniazide, Etambutolo (5RHE)

Fr Beppe




PS: UN PICCOLO CONSIGLIO ALLE VOLONTARIE:

QUI FA ANCORA PROBLEMA, NELLA CULTURA LOCALE, VEDERE UNA DONNA CHE FUMA SIGARETTE.
QUELLO CHE CONSIGLIO ALLE DONNE ITALIANE CHE VENGONO A LAVORARE CON NOI, E’ DI ANDARE A FUMARE IN CAMERA O NELL’APPARTAMENTO DEI VOLONTARI, E DI NON FARLO NEI CORTILI DELL’OSPEDALE, O NEL CENTRO BUONI FIGLI.
GRAZIE.


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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