martedì 2 giugno 2009

Chaaria da i numeri


1. I dati raccolti nella tabella seguente si riferiscono ai ricoveri di pazienti adulti negli ultimi cinque anni. Da essi possiamo estrapolare alcuni trend, ed insieme anche alcuni dati sui nostri successi e sui nostri fallimenti.
La trasmissione HIV rimane generalmente costante. La graduale riduzione del numero di pazienti ricoverati sta’ piuttosto ad indicare il successo della terapia antiretrovirale a domicilio. I malati rimangono in buone condizioni a lungo, se assumono le terapie correttamente, e la necessita’ di ricovero ospedaliero diminuisce sensibilmente.
La TBC e’ invece il nostro grande problema. La trasmissione rimane alquanto sostenuta, e sono in aumento i casi che non che non rispondono agli schemi terapeutici tradizionali. Questi sono in genere pazienti molto malati che stanno in ospedale anche per 2 mesi a motivo della iniezione quotidiana di streptomicina. Spesso i ricoverati per TBC sono anche sieropositivi per HIV.
La malaria invece e’ in netta riduzione, sia negli adulti (a cui i dati si riferiscono), sia nei bambini. Questo e’ in parte legato al successo della distribuzione capillare di zanzariere, ed in parte alla grande efficacia terapeutica del farmaco ora usato come prima linea (coartem).




2. Oggi abbiamo eseguito la nostra decima mastectomia totale con svuotamento del cavo ascellare, dall’inizio dell’anno. L’intervento e’ durato un’ora e quindici minuti. Si trattava di una giovane donna di appena 30 anni, ancora in fase di allattamento, con una massa enorme della mammella di destra e coinvolgimento dei linfonodi ascellari.
Abbiamo operato Ogembo ed il sottoscritto e ci siamo sentiti relativamente tranquilli. Anche Jesse ha dato il meglio per la anestesia.
Per questa tecnica chirurgica dobbiamo dire grazie soprattutto al Dott Max e al Dott Peter Norbert, che ci hanno formati, e ci hanno trasmesso il “know how” e la tranquillita’ per eseguirla.

3. Con in intervento di ernia inguinale finito alle 9 di sera, abbiamo oggi raggiunto quota 582 nel nostro registro operatorio.

4. Oggi abbiamo operato d’urgenza una nostra dipendente, Margret, che ha avuto una grave complicazione della gravidanza: si e’ trattato di una rottura d’utero a termine.
Abbiamo salvato il bambino… ed anche la mamma, pur avendo tremato un po’ quando non riuscivamo a fermare l’emorragia.
Margret e’ ora felicissima e saluta tutti.


Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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