Pinuccia inizia a parlare:
“Mi sa che, se continua cosi’, fra due o tre anni avrai i reparti completamente pieni di pazienti HIV, con TBC associata”.
“E’ davvero un grosso problema: hai visto quanti ne abbiamo? Ogni giorno ne ricoveriamo 4 o 5 in piu’”.
“Ma quello che impressiona tanto e’ che la maggior parte e’ gente che gia’ faceva la terapia antiretrovirale: poi si e’ stancata ed ora e’ in uno stadio quasi terminale soprattutto perche’ non e’ stata fedele all’assunzione dei farmaci. Pensa poi a quanti e quali problemi tali comportamenti creano, anche riguardo alla resistenza verso i farmaci!”
“Gia’... Hai notato quanti degenti abbiamo in ricaduta tubercolare, perche’ non hanno completato il ciclo terapeutico? Presto la situazione sara’ fuori controllo e dovremo vedercela con dei ceppi multiresistenti: le medicine disponibili sono pochissime, e chissa’ quanti moriranno”.
“ Ma non si puo’ fare niente per arginare questa situazione?”
“Cosa ti devo dire... A volte lo scoraggiamento fa capolino, perche’ sono anni che insistiamo sulla necessita’ della aderenza agli schemi terapeutici prescritti. Pero’ la gente non ci bada: appena si sentono un po’ meglio, smettono di assumere le pastiglie. Non ti posso negare che li capisco. A proposito: tu quante volte sei riuscita a portare a termine una terapia antibiotica per una settimana soltanto, senza dimenticare qualche capsula? Io onestamente mai... Per questo mi pare di comprendere chi deve assumere medicine per mesi, o magari per tutta la vita.
Per loro in piu’ c’e’ il problema dei costi: e’ vero che le trapie per la TBC sono gratis, cosi’ come gli ARV, ma spesso per loro e’ difficile anche trovare i soldi per il matatu che li porta fino a Chaaria. E’ complicato giudicare!”
“Onestamente e’ vero, ma bisogna anche considerare il fatto che pian piano il reparto di medicina si sta trasformando in una lungodegenza in cui i pazienti sono cosi’ male in arnese che non possono essere dimessi per molti mesi: alcuni hanno paralisi che richiedono fisioterapia; altri invece sono tanto deboli da non poter camminare... Potresti non avere piu’ letti per i malati acuti”.
“E’ pero’ anche vero che questi sono i malati che nessuno vuole, ed e’ precisamente per tale ragione che li ritengo benvenuti a Chaaria, pur con tutti i problemi annessi e connessi... e poi, per i posti letto, lascio che ci pensi il Signore. Buona notte, Pinuccia”
Fr Beppe
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