sabato 6 giugno 2009

Grazie da parte del nostro oculista Joseph

Carissimo Prof. Alessandro Corsini,
so che in Italia le scuole stanno per finire (diversamente dal Kenya, dove chiuderanno per le vacanze ad agosto), per cui penso arrivato il momento del mio personale ringraziamento al termine di un anno di collaborazione.
Credo che il 2008-2009 abbia segnato un miglioramento nella nostra attivita' coordinata: io sono riuscito a convincere piu' pazienti che gli occhiali sarebbero davvero arrivati dall'Italia e che non era una "presa in giro".
Voi siete stati puntuali nell'inviarci tutti gli occhiali richiesti: devo dire che non ho mai ricevuto un paziente che si lamentasse delle vostre lenti. Sara' l'amore che questi studenti ci mettono; sara' magari il fatto che sapete quanto sia poi difficile correggere un difetto quando gli occhiali devono viaggiare cosi' lontano... ma il fatto e' che tutti i clienti da voi serviti gratuitamente, sono stati soddisfatti e felici. A volte nelle foto i pazienti vi possono sembrare ben vestiti, ma vi assicuro che quello e' l'unico abito bello che hanno e che conservano gelosamente da anni per la Messa domenicale e per le visite mediche.
Ho anche fatto uso notevole degli occhiali con lenti premontate, da voi gentilmente mandati in enorme quantita'. Dato il grande numero di questi occhiali premontati, insieme a Fr Beppe e ad altri membri dello staff, abbiamo anche organizzato degli EYE CAMPS in alcuni villaggi, dove ho visitato gratuitamente ed ho distribuito queste lenti preconfezionate.
Grazie del frontifocometro, e degli altri strumenti che ci avete donato.
Continuo ad essere felice di lavorare con Italiani, e soprattutto in una struttura missionaria: sono stato formato in Italia, a Trieste, grazie ad uno sponsor della diocesi di quella citta'.
Ho poi lavorato per vari anni al progetto RURAL EYE CLINIC della diocesi di Embu, ed ora collaboro con vari ospedali missionari tra cui Chaaria. Ho due sorelle suore: una e' a Torino tra le Missionarie della Consolata, ed un'altra e' a Kampala in Uganda, tra le Focolarine.
Un grazie di cuore a lei, caro Prof. Corsini, al Lions club, alla Associazione Volontari Mission Cottolengo, a tutti gli studenti dell'Istituto Galvani.
Ricevete la gratitudine di tutti quei malati che ora ci vedono con i vostri occhiali.



Joseph Murithi




VisitaOculistica.jpg


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....