Sr Lucy ha sempre prestato la sua opera nel centro degli handicappati mentali, in cui si e’ divisa tra la sartoria (dove si e’ presa cura di rammendare e stirare gli abiti dei “Buoni Figli”), la scuola speciale e la terapia occupazionale. Nei laboratori dobbiamo segnalare i grandi successi della sorella che ha costituito un gruppo veramente motivato di “ragazzi”, i quali lavorano con impegno, sia nel confezionamento di collanine e braccialetti, sia nello stampo di statuette in gesso. Essi si sono sempre sentiti incoraggiati dal fatto che, con i proventi del loro lavoro, avrebbero poi potuto acquistare delle cose utili (ultimo esempio e’ stato la compera della macchina da cucire), oppure autofinanziarsi delle gite al parco o in altre missioni.
Anche nella scuola speciale Sr Lucy ha dato un suo taglio molto personale, iniziando un sistema di piccoli esami e competizioni; instaurando un calendario del tutto simile a quello delle scuole normali, in modo da dare ai ragazzi l’idea della normalizzazione, ed al fine di infondere in loro la gioia di poter attendere le vacanze. La scuola di sr Lucy ha avuto anche i suoi esami e compiti in classe, seguiti poi da cerimonie di premiazione in cui tutti conseguivano comunque un trofeo.
La nostra sorella ha anche curato la catechesi e la vita di preghiera degli ospiti del centro.
Non possiamo inoltre tacere l’umile servizio a cui essa sempre si e’ prestata per la cucina, sia in occasione di grandi feste (come i giorni delle professioni religiose con centinaia di persone da sfamare), sia nella normale ferialita’ del nostro quotidiano (ci mancheranno le pizze e la pasta al forno di Sr Lucy).
Anche in parrocchia, i cristiani di Chaaria ora piangono la sua partenza: da sempre e’ stata catechista e ministra straordinaria dell’Eucaristia. Quasi ogni domenica Sr Lucy partiva a piedi per qualche cappella lontana, dove il prete non si poteva recare. Nella sua borsa solo il messalino e la pisside delle ostie consecrate: per molti Sr Lucy e’ stata la “parrochessa” che ha portato loro i doni della Parola di Dio e della Comunione nel Giorno del Signore.
E’ stata un membro attivissimo del consiglio parrocchiale, ed ha per anni lavato e stirato gli arredi sacri della parrocchia. Sicuramente anche il parroco ora sente nel cuore un po’ di vuoto.
I ragazzi del centro per gli handicappati sono di gran lunga i piu’ tristi. Molti di loro la chiamavano mamma. Oggi si sono accomiatati da lei con canti, dolci e bibite… ma la festa e’ stata segnata da una mestizia di fondo.
Nell’ora di adorazione comunitaria Fratelli e Sorelle insieme hanno pregato per Sr Lucy; come spesso accade alla preghiera hanno partecipato a modo loro anche alcuni handicappati: l’immancabile Kimani, lo stranissimo Ali’ e l’estroso Moris che ha gridato “Mum” ogni cinque minuti mentre tentava di aggrapparsi al braccio di Sr Lucy.
E poi, nella cena fraterna a cui hanno partecipato tutti (Suore, Fratelli e volontari), ci siamo stretti a lei per dirle grazie e per assicurarle che la fraternita’ continuera’ anche da domani in poi, quando essa iniziara’ il suo servizio a Mukothima.
Anche se il nostro cuore sente di piu’ la lacerazione per la partenza di Sr Lucy, oggi e’ stato pure il momento in cui abbiamo accolto la Sorella che la sostituisce. Anche lei ha sofferto molto nel lasciare Mukothima per unirsi a noi a Chaaria, ma pure lei ha detto di si’ alla voce del Signore che l’ha chiamata a “levare le tende ed a partire”. Si tratta di Sr Joan, che alcuni dei lettori gia’ conoscono, sia per averla incontrata qui in Kenya (a Tuuru prima ed a Mukothima poi), sia per aver collaborato con lei in Italia: ha infatti lavorato nella succursale cottolenghina di Cuneo.
Partire e’ un po’ morire… e ricominciare e’ sempre molto dura.
Pregate anche voi per Sr Lucy e per Sr Joan.
Fr Beppe Gaido a nome dei Fratelli e delle Suore di Chaaria
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