sabato 27 marzo 2010

Qualche successo nella nostra lotta contro l'AIDS

Il due grafici presentati qui di seguito si riferiscono alla percentuale dei pazienti HIV positivi, nel nostro ospedale.
I dati sono desunti dal laboratorio, e quindi esprimono la percentuale di positivita’ sul totale dei test HIV effettuati. Molti dei test sono eseguiti su donatori: il fatto che dal 2002 il numero totale dei test sia anche diminuito riflette il fatto che, seppur saltuariamente, riceviamo sangue dalla Banca aperta dal governo a Embu.
Paragonando il 2002 (quando per la prima volta abbiamo attivato un registro, a motivo del progetto ESTHER con l’Amedeo di Savoia di Torino) ed il 2009, possiamo notare una riduzione significativa della percentuale di positivita’, che in qualche modo ci incoraggia a credere che qualche risultato lo stiamo ottenendo anche nel campo della prevenzione.

Fr Beppe Gaido 





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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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