giovedì 29 luglio 2010

Prevalenza di infestazione da protozoi nei primi sei mesi del 2010

Il post di oggi si ricollega in qualche modo a quanto ieri dicevamo sui rischi derivanti dalla assunzione di acqua inquinata.
I dati sotto riportati sono tratti dalla attivita’ del nostro laboratorio analisi, e si riferiscono esclusivamente ai protozoi.
In pratica sono i dati derivanti dall’esame delle feci a fresco.
Essi non tengono in considerazione la bilharzia che necessita di un’altra metodica d’esame, ne’ i batteri responsabili di dissenteria, per cui usiamo la ricerca dei globuli bianchi nelle feci oppure il test di Widal.
Come detto anche ieri, i parassiti piu’ frequentemente riscontrati nei nostri pazienti sono sostanzialmente due:
  • Entamoeba Hystolitica (EHC nei grafici)
  • Giardia Lamblia (GLT nei grafici)
  • Oppure la coinfezione dei due protozoi nello stesso paziente (EHC+GLT).

Il primo grafico riportato sotto ci indica il numero assoluto dei test positivi per protozoi sul totale degli esami fatti nel primo semestre del 2010.
Il secondo ed il terzo grafico invece si riferiscono agli uomini ed alle donne separatamente, ed indicano anche il numero assoluto di infestazione per singolo parassita. Come si evince dalle colonne, l’amebiasi e’ il nostro problema piu’ importante dal punto di vista della parassitosi intestinali.
Sostanzialmente non ci sono differenze tra la percentuale di donne e quella di uomini affetti da queste malattie.
Gennaio e febbraio sono a ridosso della fine delle grandi piogge, mentre maggio e giugno seguono le piccole piogge. Il fatto che il numero dei positivi aumenti in questi mesi ci suggerisce che la presenza di acquitrini, pozzanghere e fango possa contribuire alla trasmissione di tali malattie nella nostra zona. Il fatto che giugno sia stato il mese con la piu’ alta percentuale di positivita’ puo’ essere correlato al fenomeno ‘El Nino’ che ha causato precipitazioni veramente eccessive nei mesi di aprile e maggio.
Ringrazio ancora Stefania e Daniela per il paziente lavoro da esse eseguito tra le scartoffie imprecise ed incomplete del nostro laboratorio analisi.

Fr Beppe Gaido

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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