David sta per morire, una morte lenta e devastante anche per la sua mente, oltre che per il suo organismo.
Ha un tumore maligno dei tessuti molli attorno al gomito destro. Il cancro che lo ha assalito si chiama sarcoma ed e’ molto maligno.
Lo conosciamo da un anno ormai e lo abbiamo seguito sia quando ha fatto la chemio, sia quando si e’ sottoposto alla radioterapia presso l’ospedale universitario, il Kenyatta National Hospital.
Ne’ l’una ne’ l’altra terapia hanno ottenuto i risultati sperati.
La massa orribile e grottesca ha continuato a crescere imperturbata... e sono partite anche le metastasi.
Il fegato ed i polmoni di David son gia’ compromessi.
Venerdi’ gli sara’ amputato il braccio, non perche’ questo abbia alcun significato per l’allungamento della sua vita, ma perche’ il dolore che affligge Mbaabu e’ ormai incurabile: non risponde a nessuno degli analgesici a nostra disposizione.
Lui piange continuamente di dolori lancinanti; vede la massa aumentare e rendere la cute sempre piu’ lucida e tesa, dandogli la sensazione sgradevole che il suo braccio stia per scoppiare.
Inoltre la mano e’ completamente inservibile: la massa tumorale ha reso il braccio cosi’ pesante che David non riesce a sollevarlo. Inoltre la compressione sui nervi e sui tendini gli hanno causato quella sensazione sgradevole di formicolio che a volte noi possiamo provare per alcuni minuti dopo aver dormito con il braccio sotto la testa. Pero’ lui questo lo sente notte e giorno da molti mesi.
David ha solo 30 anni, ed e’ sposato con una moglie dolcissima che lo ama e gli sta molto vicina... anche oggi li ho visti insieme qui in ospedale, e sembravano davvero due piccioncini innamorati.
Hanno due figli piccoli.
Il tormento interiore di David ora non e’ solamente la sofferenza fisica che il tumore gli provoca, ne’ la certezza di dover morire. Lui e’ un uomo di grande fede ed ha gia’ accettato ed offerto all’Onnipotente quello che ormai e’ ineluttabile: lo sa che morira’ entro un anno, ma non si dispera. Ha un equilibrio psichico davvero invidiabile.
Lui e’ piu’ preoccupato per la moglie e per i figli, che non per se stesso. Lei infatti e’ stata finora una casalinga, mentre David coltivava un piccolo campo per il sostentamento della famiglia.
“Che cosa sara’ di loro quando io saro’ passato a miglior vita?”... spesso mi ripete Mbaabu lasciandomi senza parole.
Ecco perche’, con il suo permesso, mi sono deciso a scrivere sul blog la sua storia per chiedere a qualche persona buona di aiutare lui e sua moglie.
Mbaabu avra’ bisogno di terapie fino all’ultimo giorno della sua vita, e questo sara’ sicuramente costoso.
La moglie mi ha espresso il desiderio di studiare: i bambini potrebbero stare per un po’ con i nonni, mentre lei avrebbe intenzione di frequentare una scuola alberghiera, che le permetterebbe in seguito di trovare lavoro come cuoca in qualche istituto, comunita’, ospedale o addirittura hotel. Il nuovo lavoro la renderebbe indipendente. Infatti lei lo sa quanto sara’ difficile risposarsi con due creature sulle spalle; ed e’ quindi cosciente che sara’ lei l’unica a prendersi cura del loro futuro.
E’ una situazione veramente toccante, e sarebbe bello che ci attivassimo per dare loro una mano.
C’e’ qualcuno che vorrebbe aiutare David e sua moglie?
Per chi vuole aiutare David con le medicine, ogni obolo puo’ andar bene, e sara’ gradito. Se poi ci fosse qualcuno interessato al pagamento della scuola per sua moglie , io potrei fargli pervenire i costi relativi in modo dettagliato. Quindi la donazione potrebbe avvenire nel modo gia’ indicato sopra.
Grazie anticipatamente.
1 commento:
David Mbaabu e' fuori dalla sala operatoria e dorme. L'intervento e' andato bene, fortunatamente senza le emorragie che tanto avevamo temuto.
Speriamo in un post-operatorio senza complicazioni.
Vi terro' aggiornati.
Grazie a coloro che gia' mi hanno scritto per sostenere David e sua moglie.
Fr Beppe Gaido
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