Caro Kemani,
volevo scriverti per dirti grazie, grazie della bellissima lettera. E' la più bella lettera d'amore che io abbia ricevuto. Leggendola e guardando il tuo scritto, rivedo con gioia il tuo faccione tra il sorridente e lo stupito. Sì, il tuo faccione colore della terra e ti penso adesso, lì, a Chaaria.
Rileggendo con gli occhi dell'amore vedo segni così diversi e difficili per noi uomini dotti che sorridiamo quando passiamo vicino a queste "deficienze", a queste persone più semplici e amorfe. Ma io leggo la tua grafia e vedo un mondo di gioia ma anche di profondo dolore. Ho letto il tuo grido verso la mamma che non hai e quel desiderio di volare, di scappare, ora ancora più forte, dalla gente stupida e meschina.
Caro Kemani, vedo, penso e sento la tua solitudine adesso che fratel Lorenzo è stato mandato in India, lontano, irraggiungibile. Ma io ti dico, no, non è vero! Anche tu, come me, cattura il suo battito, il suo cuore lo hai già, perchè in tutti questi anni, il vostro amore, il vostro rapporto è cresciuto forte e grande. Cattura quindi il suo cuore, come fa Antonio con il satellite. Calcola la distanza, le coordinate, non ti fidare dei dati in tuo possesso od offerti da altri. Cercale tu nel tuo intimo e le troverai. Io ti aiuterò, perchè pregherò per te, caro Kemani. In fondo io e te siamo simili perchè amiamo chi è sempre lontano da noi. Anch'io, come te, scrivo parole senza senso per il mondo, mi comporto in modo strano. Ma non importa! Noi a differenza loro abbiamo capito una cosa, una piccola e sola cosa ma fondamentale. Abbiamo capito cosa è l'amore, cosa è amare. Non lo si baratta con nulla, perchè l'amore non è mai in vendita, ma lo si guadagna a fatica, con lotte e battaglie.
Ecco, sappiamo tutti e due che amare vuole dire attesa, silenzi, uscire dalla scena, farsi piccoli, sparire, per poi spuntare quando ci chiamano. Abbiamo capito comunque che è sempre gioia ma con tanta sofferenza.
Adesso, ti guardo, caro Kemani, ti sto guardando mentre uscito, anzi scivolato via dagli uomini crudeli che non capisci e non riesci a capire, sei lì, nel tuo silenzio di dolore in attesa che quel qualcuno amato ritorni da te a illuminarti il viso, per potergli asciugare ancora il suo sudore, sudore di fatica, di dolore e di fuga per ricongiungersi a te, per sempre.
Ciao Kemani,
Anna Maria De Simone
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