martedì 30 novembre 2010

Josphine Kawira

Anche lei e' molto felice che la scuola sia finita. E' passata in ospedale a salutarci prima di recarsi a Kathwene dove si fermera' per un mese nella casa di sua sorella. A gennaio iniziera' la quarta elementare.
Josphine si sta impegnando molto, ed i suoi voti sono veramente buoni. La sua pecora nera e' l'Inglese dove i Professori le hanno chiesto un maggior sforzo per l'anno prossimo.
Ma, considerando il suo passato e la sua tremenda situazione familiare, possiamo davvero fare i complimenti a Josphine per i tangibili miglioramenti che si registrano anno dopo anno.
Josphine poi e' una bravissima ragazza, umile, laboriosa ed impegnata in tutto. La sosteniamo e le auguriamo ogni bene

Fr Beppe Gaido

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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