IL SETTORE OSPEDALIERO
Con il nostro ospedale stiamo cercando di rispondere alle esigenze sanitarie di una vasta area ancora disagiata; abbiamo aperto le porte della nostra Missione a malati sempre più gravi ed abbiamo cercato di dar loro il meglio, senza risparmiare nulla, tanto di fatica fisica e mentale, quanto di investimenti economici che la Piccola Casa, l’Associazione e tanti benefattori hanno generosamente donato.
Sappiamo che i poveri sono Gesù, ed è per questo che il nostro servizio rimane aperto 24 ore su 24, e per 7 giorni alla settimana; il nostro Centro, sempre operante nel servizio, vuole esprimere anche concretamente il nostro anelito di servire il Signore nei poveri fino al sacrificio della vita e senza trattenerci nulla.
Il Chaaria Hospital è dunque una esperienza forte, in cui si lotta per la vita tutti i giorni, e tutti i giorni si incontra anche la morte. Si vedono bimbi nascere e morire nella medesima giornata; si assiste al dramma di chi non ha soldi per dar da mangiare ai propri bambini e a quello di chi spende cifre esose per far fuori un feto non desiderato. Si vedono persone morire di malattie curabilissime in altre parti del mondo, semplicemente perché qui mancano mezzi e fondi per medicine, macchinari e personale.
In questa situazione di forti contrasti e di evidente indigenza, noi cerchiamo di dire a tutti che Dio esiste e che è un Padre buono, il quale ha mandato noi per aiutare tutti coloro che non hanno nulla.
Senza la nostra Missione, per molti non ci sarebbe alcuna possibilità di ricevere cure sanitarie, e molti bambini morirebbero a casa senza speranza; in una parola, qui sarebbe ancora più duro credere nella Divina Provvidenza, che invece è oggi glorificata dalla nostra gente che dice: “Dio ci ha donato questo ospedale".
IL CENTRO DEI BUONI FIGLI
Con il gruppo dei Buoni Figli (handicappati psicofisici gravi) noi ripetiamo a questa società che la vita va difesa ad ogni costo. In Kenya sono ancora pochi i servizi per handicappati mentali, e la gente ha ancora la tendenza a segregarli, a nasconderli o a considerarli dei maledetti o degli "stregati". Spesso poi li abbandona completamente, dopo averceli affidati.
Generalmente parlando non esiste una grande sensibilità nei loro confronti, dal momento che essi non sono produttivi e sono un grave peso economico per famiglie, che sovente non han soldi neppure per i figli sani. A questa società il nostro centro per Buoni Figli dice a caratteri cubitali che la vita è dono di Dio per se stessa e che essa va sempre rispettata, curata e promossa, al di là della produttività o della bellezza.
Molti sono coloro che hanno ritrovalo la fede semplicemente visitando il Cottolengo, ed altrettante sono le famiglie poverissime che hanno benedetto Dio quando il loro figlio è stato accolto tra di noi; tanti buoni figli gravi ed abbandonati da tutti possono ora vivere una vita dignitosa e testimoniare a tutti che Dio ha cura anche di loro. Con le attività occupazionali, quali la scuola speciale o il lavoro, Chaaria intende dire al contesto sociale che “anche i piccoli hanno il diritto” di sviluppare tutte le loro possibilità, pur se minime; mentre con la catechesi e la preghiera liturgica, noi riconosciamo il germe di vita eterna seminato nei cuori di ogni creatura, anche la più povera e limitata.
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