…Da pochi giorni sono tornata da Chaaria.. i mille pensieri e le innumerevoli emozioni continuano a girare nella mente senza sosta…
Rileggo sul blog le numerose lettere scritte da chi, come me ha vissuto un periodo più o meno breve in quel luogo meraviglioso e mi rendo conto che le emozioni, nella diversità di espressione personale, sono le stesse…
Al momento le immagini vagano... Quelle più divertenti: Kimani che decide di iniziare un nuovo mestiere diventando mio personale segretario durante il momento serale di revisione cartelle cliniche; le serate passate a discutere animatamente ma rispettosamente di svariati argomenti con tutto il gruppo e il goffo tentativo di traduzione simultanea in inglese per i componenti non italiani (con uscite comiche degne di nota: ”vado a prenderti il cuscino per la notte” “ ma no, grazie devo ancora finire il primo”…ndr per chi sa…); i momenti di goduto relax a bere una bibita con i buoni figli; le dotte e preziose spiegazioni sui più svariati temi di Antonio; il ritorno all’entusiasmo puro come quello dei bimbi durante il safari…
E le immagini più tristi e altrettanto preziose: il pianto inarrestabile di fronte alla morte di un ragazzino che secondo te, non “doveva” o forse non “poteva” morire; l’amarezza per un un parto finito male; l’impotenza per una diagnosi mai accompagnata da una possibile terapia o la rassegnazione per una diagnosi non fattibile per la mancanza dei più “occidentalmente”banali strumenti; la rabbia per una realtà che a volte sembra, forse per stessa rassegnazione di chi la vive, immodificabile…
….Di ogni attimo vissuto ringrazio per l’intensità… Ringrazio per la sensazione di impotenza di fronte alle situazioni più tragiche, o semplicemente di fronte a una realtà a tratti inconcepibile, ingiusta, perché grazie a questo sentirmi piccola e inadeguata , ho imparato, o meglio sto cercando di imparare, ad essere più umile…
....Ringrazio per le lacrime di gioia scese grazie a un sorriso dei buoni figli, a un loro abbraccio, al sentirmi così piccola di fronte alla loro grande forza e alla loro diversità capace di insegnare che anche i gesti per noi insignificanti possono essere fonte di tenerezza e amore profondo..capace di scaldare il cuore ..e far meditare sul senso vero della vita..
Ogni momento vissuto in queste troppo brevi tre settimane è stato e sarà indimenticabile grazie anche alla condivisione con le persone conosciute. Da ognuna di loro ho qualcosa da imparare…e a ognuna devo un grazie… So che chiunque lo conosca potrà però capire perché tra tutte le persone Fr. Beppe merita un ringraziamento particolare..
Spero di riuscire a portar con me anche solo una minima parte di tutta la dedizione, l’amore, l’impegno, la pazienza e la costanza che Brother Beppe mette nel suo quotidiano lavoro…sarebbe sufficiente a rendermi una persona e un medico migliore.
Grazie Chaaria, a presto.
Monica Carello
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