Quando penso ad un volontario “purosangue”, mi immagino una persona sempre disponibile, che accetta di fare tutti i servizi che gli vengono richiesti senza mai lagnarsi o avanzare pretese.
Penso ad una persona solare che sa trasmettere serenita’ dal mattino alla sera, in quanto e’ convinto di star vivendo un periodo speciale della sua vita in cui tutto deve essere guidato ed impregnato dall’entusiasmo e dalla generosita’.
Me lo vedo sorridente e convinto che tutti han bisogno di essere accolti con fraternita’, senza mai dover subire le nostre lune storte o i nostri sfoghi d’ira: magari a casa sua si arrabbiera’ anche, ma non durante il volontariato, che e’ una parentesi speciale di carita’ e di filantropia.
Mi immagino un individuo che ha un rispetto incondizionato per le persone che gia’ lavorano in Missione, perche’ lo sa che le cose andavano avanti prima del suo arrivo e continueranno anche dopo la sua partenza.
Il volontario modello e’ capace di fraternizzare con tutti: con i pazienti, con i “diversamente abili”, con lo staff kenyota...perche’ e’ convinto che questa comunione sia parte integrante dell’esperienza, che diventa cosi’ pure un’occasione di interculturalita’.
Infine penso ad una persona che si accontenta di tutto: non lo senti lamentarsi dell’alloggio, del cibo, delle gite domenicali, delle condizioni di lavoro. Per lui, l’escursione e’ sempre un dono... e se non e’ possibile, anche una passeggiata a Chaaria puo’ andar bene lo stesso.
Per lui il lavoro non e’ mai abbastanza, ed alle 10 di sera viene da me e mi chiede solerte: “hai bisogno di qualcosa?”
Ecco: tutte queste caratteristiche le abbiamo viste in voi, carissime amiche Milena, Lorena e Roberta!
Siete state delle volontarie “purosangue”, e da parte nostra non c’e’ che da dire grazie di vero cuore per tutto quello che avete fatto per noi... e soprattutto per come lo avete fatto.
Siccome ieri ci siamo soffermati di piu’ sulla testimonianza dataci da Lorena presso il Centro Buoni Figli, oggi vogliamo lodare e ringraziare il lavoro umile, costante e fedele di Milena e Roberta presso i malati piu’ gravi dell’ospedale: gli “alettati”, i paralizzati, i terminali, i non-autosufficienti sono stati le vostre perle.
Questa scelta preferenziale per i piu’ poveri vi fa un grandissimo onore!
A Lorena e Milena ripetiamo il nostro “grazie” per essere delle pluri-recidive: che bello quando i volontari tornano nuovamente! Vuol dire che hanno apprezzato ed amato quello che facciamo, e che condividono il nostro “sogno per Chaaria” di cui vogliono essere attori e costruttori insieme a noi.
Accogliamo la loro promessa: “finche’ non sarete stufi di vederci, noi continueremo a tornare ogni anno!”... Non solo non siamo stanchi di voi, ma vi aspettiamo gia’ da ora!
A Roberta auguriamo di essersi presa il “mal d’Africa”, e di poter lavorare ancora qui con noi in questo angolino del Kenya.
Che Dio vi benedica, vi protegga da ogni male e vi conduca a raggiungere tutto quanto il vostro cuore desidera in questo neonato 2011.
Fr Beppe Gaido e comunita’
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