venerdì 13 maggio 2011

Buon Compleanno, Fr. Lodovico!

Il 12 maggio 2011 il nostro decano Fr Lodovico Novaresio ha compiuto 93 primavere. Lui dice che sono solo 92, ma la matematica lo smentisce.
Essendo un carattere molto schivo, non voleva che alcuno lo sapesse ed avrebbe preferito che la ricorrenza passasse senza feste o celebrazioni.
Invece la comunita’ gli ha riservato alcune piccole sorprese: una torta con tre candeline (lasciando le altre 90 nel dimenticatoio), un momento di fraternita’ in camera sua, ed una preghiera speciale per lui in cappella.
La torta gli e’ stata presentata da una delegazione scelta, in quanto Fr Lodovico e’ un monaco nel cuore e non vuole molte persone in camera sua: Fr Robert Maina ed il Superiore Fr Roberto Trappa erano presenti a nome della nostra comunita’; Sr Joan (che tra l’altro ha cucinato la torta) rappresentava le suore; Fiorenzo Meme rappresentava gli ospiti del Centro Buoni Figli; mentre mia mamma rappresentava i volontari.
Fr Lodovico e’ certamente un pochino “tagliato con falcetto”, ma sotto la dura scorza ha un cuore pronto a commuoversi: lo si vedeva chiaramente dai suoi sorrisi e dai suoi occhietti in cui affioravano le lacrime.
Buon Compleanno... e non mettiamo limiti alla Provvidenza!

Fr Beppe a nome di tutti




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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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