In questo periodo Chaaria
ha avuto la fortuna della presenza anche di Alessandra, chirurga generale che
ci ha permesso un ventaglio molto largo di interventi chirurgici, a parte
quelli prettamente ortopedici programmati da Luciano.
Nella foto per esempio
vedete un’operazione per ernia ombelicale incarcerata in una bambina di 11
mesi.
E’ stata un’ operazione
coraggiosa sia dal punto di vista chirurgico che anestesiologico, dal momento
che il paziente, di soli 11 mesi, era in condizioni generali precarie, con
disidratazione severa e con un peso corporeo di appena quattro chili e mezzo.
La presenza di Marina,
gastroenterologa e capostipite dell’endocopia a Chaaria, ci ha permesso un
numero elevato di endoscopie ed un ulteriore miglioramento nel campo delle
nostre abilita’ diagnostiche... ed anche nel delicato compito di manutenzione
di strumenti tanto delicati quanto costosi. Marina ha anche permesso ai
pazienti di avere un tempo di attesa decisamente ridotto rispetto ai tempi in
cui ci sono solo io a fare tutto: in quei peridi una persona digiuna per la
gastro puo’ attendere anche dal mattino alle 9 fino al pomeriggio alle 3,
semplicemente perche’ sono impegnato.
Nietta lavora come
internista nel reparto, e la sua presenza assicura una assistenza quotidiana ai
nostri pazienti. Grazie alla sua presenza, il dott Antonio ha potuto staccare
qualche giorno.
Francesca, moglie di
Luciano, lavora a tempo pieno presso i Buoni Figli e collabora attivamente sia
nel preparare le schede per il “progetto Perle Nere”, sia nella nuova gestione
dei nostri orfani.
Pino invece e’ incaricato
di manutenzione e si impegna da mane a sera ad aggiustare quello che noi, con
buona lena, rompiamo ogni giorno. Egli si sta inoltre occupando della
sistemazione in appositi magazzini di tutto il materiale arrivato con il
container.
Francesca, la
giovanissima del gruppo, e’ l’unica a provenire dal “continente”, invece che
dalla Sardegna. E’ una ostetrica di Milano che si e’ pienamente integrata nel
dipartimento di maternita’ ed ostetricia, grazie alla perfetta conoscenza della
lingua inglese.
Ecco quindi il nostro
team di volontari italiani a Chaaria. La complessita’ delle loro competenze
ancora sottolinea il ruolo centrale svolto dai volontari nella vita della
Missione.
Riguardo alle bandiere,
quella centrale rappresenta naturalmente il Paese che ci ospita... ma poi penso
che sara’ opportuno ricorrere ad una rastrelliera ben piu’ lunga di quella
esistente, se si pensa al grande contributo apportato anche dai volontari
stranieri.
Fr Beppe
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