giovedì 3 novembre 2011

La Cardiochirurgia

Mentre esprimo il mio piu' sentito ringraziamento a FOR a SMILE per il grande sostegno morale ed economico offertoci nella cura dei bambini cardiopatici, informo che nel corso del 2011 siamo gia' riusciti a operare tre bambini per i quali l'intervento e' andato bene.
Tutti e tre sono gia' rientrati in Kenya dal Sudan.
Essi sono andati a Karthoum con la collaborazione logistica della comunita' NDUGU ZANGU di Oldonyiro, che ringraziamo sinceramente.Abbiamo invece perso un bambino che aveva gia' l'appuntamento per Karthoum, ma e' deceduto improvvisamente per scompenso cardiaco mentre si trovava ad Oldonyiro con tutti i documenti pronti, ed in attesa della prenotazione aerea. Sto aspettando che la field coordinator del Salaam Hospital di Karthoum mi comunichi le date del prossimo screening a Chaaria, che, a Dio piaendo, dovrebbe essere in gennaio.Graze a tutti coloro che ci aiutano in questo progetto: far volare un cuore, per ridare speranza di vita a bambini che altrimenti sarebbero irrimediabilmente condannati alla morte.
Che Dio ricompensi con il centuplo FOR A SMILE!
Da parte mia, il loro impegno per noi si trasforma in nuovo entusiasmo a non demordere, a continuare a lottare per questi bambini, anche quando l'enormita' della burocrazia e le spese ad essa correlate rischiano di scoraggiarci.

Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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