Anche se geograficamente
non ci apparteniamo, essendo Chaaria nel distretto di “Imenti Central”, ci
sentiamo sinceramente un importante presidio sanitario di quel dimenticato
distretto, i cui confini non distano piu’ di dieci chilometri da Chaaria.
Soprattutto per la
maternita’ siamo forse il piu’ importante centro di riferimento, almeno per le
aree che comprendono Marimanti, Gatunga e Mukothima.
Di questo ho avuto un
piacevole riscontro in un recente articolo apparso su “The Eyes” in cui si
afferma che Chaaria Mission Hospital e’ normalmente l’ospedale a cui tutte le
donne del Tharaka cercano di arrivare per il parto... anche se solo due su
dieci ci riescono, a causa della carenza di mezzi di trasporto e delle
terribili condizioni delle strade. Proprio per la deplorevole sitiazione dei
trasporti, molti sono in Tharaka i casi di parti per strada di mamme che hanno
magari camminato sette ore, e poi non sono riuscite a raggiungerci.
Altre invece danno alla
luce sul matatu o sul mototaxi, a causa degli scrolloni sulla strada
sconnessa... sobbalzi che provocano ulteriori contrazioni ed incremento delle
doglie.
Il parto per strada e’ un
evento cosi’ normale da quelle parti che tutti cercano di aiutare: le donne si
fermano o scendono dal mezzo pubblico, ed assistono la poveretta; spesso
regalano anche dei foulards o degli scialli perche’ il neonato non prenda
freddo.
Nessuno si stupisce di un
parto sul ciglio della strada, magari in piena vista degli altri passeggeri del
matatu, che si era fermato per permettere alla mamma in travaglio di scendere e
di accovacciarsi dietro ad un cespuglio.
Quando poi tutto e’
finito e la mamma si rimette in piedi, essa non pensa neppure per un attimo a
continuare il viaggio verso l’ospedale per un doveroso check-up sia suo che del
bambino. Si rimette in marcia verso casa: perche’ sprecare altri soldi andando
all’ospedale?
La mamma non ricevera’
quindi ne’ ossitocina, ne’ Vitamina A, e neppure sapra’ con certezza di non
avere complicazioni. Eventuali lacerazioni del canale del parto non saranno
suturate e potranno infettarsi piu’ tardi
Pensiamo poi alle
condizioni igieniche di tali parti per strada: non si usano guanti; di acqua ce
n’e’ cosi’ poca (trovata qua e la’ in bottiglie offerte da altri passeggeri),
che c’e’ da dubitare che le osteriche improvvisate scese dal matatu, si lavino
poi le mani dopo essersi imbrattate nel sangue di una sconosciuta. Quanto HIV
trasmette un parto per strada?
Il neonato infine non
ricevera’ la profilassi per la congiuntivite gonococcica e neppure la dose di
routine di Vitamina K.
Il Tharaka, di cui ci
sentiamo parte integrante nell’offerta di servizi sanitari, e’ una regione
poverissima e semidesertica, dove la gente sopravvive con una agricoltura di
sussistenza, completamente legata alle precipitazioni stagionali. Se non piove,
certamente la gente avra’ fame e dovra’ ricorrere agli aiuti alimentari
distribuiti dal governo. La cosa e’ doppiamente strana, se si pensa che ci sono
dei torrenti e dei fiumi in Tharaka... ma non ci sono canali di irrigazione.
Altro grosso problema del
Tharaka sono le strade. Finora non c’e’ asfalto, anche se una nuova strada lo
sta penetrando da Embu, Isiara, fino a Matiri e Chakariga.
Ma dalla parte che lo
congiunge a Meru ed a Chaaria di asfalto neppure l’ombra!
Anche i mezzi pubblici
sono rarissimi.
Se da Gatunga o da
Mukothima una persona deve raggiungerci, o vuole andare a Meru, dovra’ alzarsi
prima delle 4 di mattina, perche’ quella e’ l’ora in cui parte l’unico matatu,
affollatissimo di persone, animali e masserizie.
Ci sara’ poi un solo
mezzo che da Meru ripartira’ verso le due del pomeriggio alla volta del Tharaka.
Se si perde quella vettura, non rimane che mettersi a camminare.
Il Tharaka ha una
popolazone di 25.776 abitanti. Secondo dati del governo, la popolazione
femminile in eta’ fertile (15-49 anni) e’ di 5550 donne. Di esse circa 1232
sono gravide nel periodo tra il 2011-2012 (vale a dire il 4.78%). Solo una
esigua parte di queste mamme riusciranno a partorire in ospedale.
Il numero atteso di nati
vivi per queste mamme e’ di 1133, mentre 99 e’ il numero stimato di bimbi morti
alla nascita.
In Tharaka poi, tra le
donne gravide, solo 193 si rivolgeranno a strutture sanitarie in caso di
aborto, ed anche questo contribuira’ ad un incremento della mortalita’ materna.
E tutto questo
soprattutto perche’ le strutture sanitarie sono poche, ed in alcune aree quasi
inesistenti. La maggior parte delle “maternity” poi non ha una sala operatoria
per cesarei o raschiamenti
Ecco perche’ Chaaria e’
estremamente importante nella cura della maternita’ per la parte del Tharaka
piu’ vicina a Meru, mentre Matiri serve la parte del Tharaka che si affaccia
verso Embu.
Fr Beppe Gaido
Fonti:
-The Eye. 1286th Edition.
November 2011.
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