martedì 13 dicembre 2011

Buon Natale da tutti noi di Chaaria

Carissimi amici, scrivo questa lettera per augurare a tutti voi un felice Natale del Signore ed un esaltante nuovo anno. 
A nome di tutti i Fratelli, di tutto lo staff di Chaaria e di tutti i poveri che ci avete aiutato a servire, giunga ad ognuno di voi la nostra amicizia, la nostra stima e riconoscenza, ed il nostro ricordo nella preghiera. 
Natale è festa di famiglia, in cui tutti ci sentiamo più buoni: e voi siete parte della nostra grande famiglia, e ci avete aiutato molto nel nostro sforzo di essere buoni con tutte le persone in difficoltà. 
Il 2011 è stato un anno intenso, pieno di ideali da realizzare, di impegno e di lavoro; è stato un anno di successi e di sconfitte, come sempre avviene nella vita umana, finchè siamo su questa terra. 
Un grande successo per il nostro ospedale è stata la chirurgia. 
Molti ora conoscono anche questo aspetto del nostro servizio, e vengono a chiederci un aiuto per i loro problemi. 
L’ecografia è senza dubbio un settore di grande rilievo nell’attuale sviluppo del nostro ospedale: tramite tale tecnica abbiamo migliorato le nostre possibilità diagnostiche e terapeutiche, ed abbiamo permesso a molta povera gente di accedere a tale esame diagnostico prima sconosciuto o troppo costoso. 
Nel campo dell’ostetricia l’ecografia ci ha permesso di prevenire molte complicazione del parto e ci ha consentito diagnosi sicure nel campo dell’aborto spontaneo e dei vari problemi della gestazione. 
Abbiamo anche tentato piccoli interventi eco-guidati, come l’aspirazione di ascessi epatici o pelvici. In piena espansione è la attività di endoscopia digestiva, in cui stiamo acquisendo una buona manualità, sia per la gastro che per la colonscopia… ancora grazie agli amici sardi che ci hanno regalato gli endoscopi. 
Le circoncisioni maschili quest’anno sono state in netta crescita; il numero di pazienti che si sono rivolti a noi per la tradizionale circoncisione maschile è stato in aumento esponenziale. Noi offriamo ai giovani che si sottopongono a questo rito di iniziazione, un servizio asettico ed altamente professionale, e siamo felici che sempre più genitori comprendano che il ricovero in ospedale per i loro adolescenti, li protegge da gravi rischi (emorragia, infezione, epatite, HIV). 
Anche dai Buoni Figli ci sono state varie novità di rilievo con l’inserimento di alcuni nuovi ospiti, tutti molto gravi dal punto di vista dell’handicap. 
In tutte le nostre attività siamo stati sempre validamente coadiuvati dai volontari che costituiscono un grandissimo dono della Divina Provvidenza per la nostra comunità. Essi ci aiutano nel nostro servizio, ringiovaniscono il nostro modo di lavorare con nuove idee, ritornano in Italia e continuano a lavorare per noi organizzando raccolte di fondi ed attività di sensibilizzazione. 
Il volontariato è senza dubbio un elemento importante ed un forte aiuto per il nostro Centro; è una realtà di cui siamo molto contenti e che vogliamo potenziare ed incoraggiare sempre di più. 
A conclusione di questa lettera sento il dovere di dire grazie a tutti per le offerte che con generosità continuate ad inviarci: esse sono ossigeno per la nostra carità, e ci permettono di aiutare un numero sempre maggiore di poveri e bisognosi; inoltre ci consentono di incrementare sempre più le possibilità diagnostiche e terapeutiche del nostro ospedale, con l’acquisto di nuova strumentazione (proprio oggi abbiamo istallato nuove batterie ed abbiamo esteso il sistema dei pannelli solari). 
Grazie davvero di cuore a tutti voi! Chiediamo a tutti voi il dono della preghiera per il nostro Centro: sappiamo chiaramente che senza l’aiuto di Dio non possiamo fare nulla. 
Cerchiamo quindi di essere fedeli al Signore, non soltanto servendolo nei più poveri, ma anche cercando il suo volto nella preghiera personale e comunitaria. 
Aiutateci anche voi in questo nostro cammino di preghiera che sostiene la nostra carità. Ancora desidero augurare a tutti un buon Natale ed un felice anno nuovo! 

Fr Beppe Gaido e Comunità Cottolenghina in Chaaria


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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