lunedì 2 gennaio 2012

Buone notizie del 2012

1) Ieri sera nella cappella della comunita’, durante l’adorazione ed il vespro, Fratel Richard Kamitha ha rinnovato la Professione Religiosa dei voti di castita’, poverta’ ed obbedienza per un anno, al fine di continuare il suo cammino di formazione e di preparazione al dono definitivo di se stesso nella Professione Perpetua. 
Nella formula Fr Richard ha chiesto a Dio di renderlo capace di servirlo, riconoscendolo presente nei poveri, ed ha chiesto a tutta la comunita’ di sostenerlo in tale proposito. Richard ha affidato la sua chiamata alla Madonna che ieri abbiamo festeggiato come Madre di Dio. Alla celebrazione erano presenti i confratelli, le suore ed il parroco di Chaaria che ha guidato il rito della benedizione eucaristica. 
Fr Giuseppe Meneghini, presente spiritualmente alla liturgia, ha mandato un lungo messaggio scritto, in cui ha esortato Fr Richard e tutti noi a perseverare fino alla fine nella vocazione che ci e’ stata donata. Ci ha ricordato che siamo stati chiamati da Dio e che la nostra e’ una risposta quotidiana, che si deve concretizzare nell’amore di Dio e del prossimo. 
Ci ha invitati a riconoscere Gesu’ nel povero che serviamo, e nel confratello con cui condividiamo il cammino. Da ultimo ci ha esortati ad essere ottimisti, guardando al futuro con speranza. La comunita’ si e’ stretta attorno a Fr Richard con la preghiera e con l’affetto fraterno. Al tutto e’ seguita una semplicissima cena conviviale (senza panettone ne’ pandoro, ma con un bicchiere di vino di Mukululu), a cui hanno partecipato anche i due volontari presenti oggi a Chaaria, ed il signor parroco. 

2) Oggi 2 gennaio 2012 abbiamo salutato Paul Onyango Opondo, volontario kenyota DOC, che da piu’ di 12 anni viene con costanza a prestare il suo servizio ai malati nel mese di dicembre. 
Anche quest’anno abbiamo ammirato la totale dedizione e l’umilta’ estrema di Paul, che si e’ prestato a tutti i servizi piu’ sgradevoli e meno gratificanti, e lo ha fatto con una grazia ed una donazione che solo in lui abbiamo visto. Ha fatto proprio tutto per i malati: dall’igiene personale, all’imboccare i piu’ gravi, al prendersi cura dei decubiti, al tagliare le unghie, al togliere le pulci penetranti, fino al taglio dei loro capelli. 
Paul ha lavorato ogni giorno dal mattino alle 8 alla sera alle 22.30, senza mai il minimo segno di cedimento, sempre uguale a se stesso, senza mai lasciar trapelare il benche’ minimo segno di irritazione o di insofferenza. Anche la sua pazienza e’ stata per noi una grande testimonianza! Pure noi religiosi abbiamo moltissimo da imparare da un laico come Paul, che si dedica ai malati senza riserve, senza momenti liberi, con ammirevole autocontrollo nei momenti di stanchezza, con il sorriso perennemente sulle labbra... e che, nei pochi momenti di pausa, si reca in cappella per una preghiera silenziosa. 
Che Dio ti benedica, caro Paul! 
Ci rivediamo a dicembre come al solito! 
Nella foto Paul e' con Fratel Joseph Muchiri. 

Fr Beppe Gaido e confratelli 



1 commento:

Mauro Caligaris ha detto...

Leggere i vostri scritti é sempre un sollievo e una gioia: per fortuna tante volte ci sono anche buone nuove! Che la DIVINA PROVVIDENZA vi
ricompensi,avanti "in Domino". Mauro Caligaris


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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