Con dolore e commozione
desidero informare tutti i lettori del blog che, dopo lunga ed estenuante
malattia durata circa due mesi, la nostra Sr Oliva e’ andata in Paradiso oggi,
12 gennaio 2012, alle ore 18.10 circa.
Sr Oliva aveva un tumore
che abbiamo scoperto nel mese di novembre.
La situazione e’ apparsa
subito molto avanzata ed al di la’ di ogni possibilita’ radio e chemioterapica.
Sono stato io a fare la
diagnosi; sono stato ancora io a dare a Sr Oliva la devastante notizia del
cancro cosi’ avanzato, ed ho avuto la fortuna di seguirla fino alla fine.
Piu’ volte ho tentato di
convincerla ad andare in un grosso ospedale di Nairobi, dove avrebbe potuto
essere assistita da specialisti piu’ bravi di me, e magari avere indagini e terapie
al di sopra del livello concessoci a Chaaria.
Ma Sr Oliva ha sempre
insistito per rimanere a Chaaria. Mi ha scelto come suo medico fino alla fine,
e questo mi commuove sinceramente.
Sr Oliva ha accettato il
suo male con una fede veramente commovente: quando gliel’ ho detto, lei ha
risposto, con una lacrima agli occhi: “sia fatta la volonta’ di Dio!”.
Poi a piu’ riprese,
quando il male la consumava e lei, per il passato cosi’ attiva, non poteva piu’
alzarsi dal letto, spesso mi diceva: “adesso si’ che sono una vera
missionaria!”
Moltissime volte, quando
la visitavo, Sr Oliva mi diceva: “guarda che prego tutti i giorni per te!”.
Pensava a me e mi ricoradava nella preghiera anche quando era moribonda!
Ha ricevuto i sacramenti
della fede con serenita’ e con forza.
L’altro ieri sera, cioe’
l’ultima volta in cui mi ha riconosciuto e con un filo di voce cercava di dire
qualcosa in un linguaggio ormai incomprensibile, con il segno delle mani giunte
ha chiesto la Comunione, che Sr Anselmina le ha dato immediatamente.
Dopo la Comunione di quel
giorno, Sr Oliva e’ entrata in un torpore spesso agitato da cui non si e’ piu’
svegliata, fin quando e’ volata in cielo questa sera.
Abbiamo cercato in tutti
i modi di sedare il dolore, e penso di essere riuscito abbastanza a farla
morire senza enormi sofferenze fisiche.
Le sofferenze spirituali
e morali invece solo Dio le conosce.
Per grazia di Dio e’
presente a Chaaria sua sorella Agnese, che ha potuto assisterla negli ultimi 15
gioni di vita: la sorella non ha mai lasciato Sr Oliva ne’ di giorno ne’ di
notte, ed ha avuto il conforto di vederla spirare senza dolore.
La Provvidenza ha voluto
che al momento della morte fosse presente anche il Superiore dei Fratelli, Fr
Roberto Trappa. C’erano anche le suore della comunita’ e Rosella.
Fr Giancarlo, Antonio ed
il sottoscritto sono arrivati poco dopo, insieme al nostro parroco, che ha
potuto dire con noi una preghiera prima di procedere alla composizione del
cadavere ed al trasporto in camera mortuaria.
Sr Oliva ora e’ di nuovo
vestita da suora, dopo due mesi di pigiama... e pare quasi sorridere.
Lei ce l’ha fatta ad
arrivare alla meta! E’ stata fedele al Signore per lunghissimi anni, ed ha
perseverato fino alla fine.
Da Sr Oliva ho imparato
moltissimo.
Per me e’ sempre stata un
vero modello di vita religiosa e di donazione totale ai poveri. Con lei mi sono
sempre trovato benissimo.
A Chaaria abbiamo davvero
lavorato molto insieme negli anni in cui e’ rimasta con noi, e dobbiamo dire
che il servizio agli orfani che ancora continua oggi, lo dobbiamo molto anche a
lei.
Ricordero’ la sua
dedizione, la sua preghiera, la sua saggezza materna che sempre mi invogliava a
non dar peso alle critiche, ed a pensare che e’ il Signore che ci giudica e non
gli uomini.
Uno degli ultimi giorni della
sua vita, dal suo letto di sofferenza, mi ha stretto la mano e mi ha detto:
“ricordati che ti voglio bene!”.
E questo bene io l’ho
sentito a palpato fino alla fine, quando ostinatamente lei mi ha detto che sarebbe
morta a Chaaria, e non in un grande ed attrezzato ospedale di Nairobi.
E’ stato per me durissimo
doverle dire che stava morendo di cancro, ma anche tale momento cosi’ doloroso
per entrambi e’ servito a cementare ancora di piu’ questo bene.
Sua sorella continuamente
mi diceva: “con tutto il bene che ha fatto, sara’ certamente in Paradiso”... e
su questo siamo pienamente d’accordo!
Sr Oliva e’ stata unapioniera delle missioni cottolenghine, ed ha fatto tantissimo per i poveri a
domicilio mentre era a Tuuru; a Chaaria e’ stata una presenza materna per
tutti, ha fatto pregare i malati, ha battezzato centinaia di bambini morenti,
ha dato da mangiare a tantissimi degenti gravissimi. Lo sa poi solo il Signore
a quanti poveracci ha pagato il conto dell’ospedale! Ora per lei e’ tempo di
riposare e di raccogliere il frutto di tante fatiche nella vita eterna.
Fr Beppe e tutti i
confratelli
1 commento:
suor oliva ha raggiunto il paradiso. l'avevo conosciuta per soli tre giorni a Tuuru, una persona stupenda,votata alla sua missione...non avevo mai sentito parlare kimeru e kiswuali cosi bene da una musungu...ci mancherà tantissimo.
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