Era stata ricoverata
pochi giorni fa. Sembrava uno scompenso cardiaco in
giovane età. Infatti Anjeline aveva appena 18 anni... ma purtroppo per noi
questa è l'età in cui i cuori sconquassati sin dall'infanzia dalla malattia
reumatica, giungono sovente al capolinea.
C'era un soffiaccio all'auscultazione
cardiaca, ed una ischemia all'ECG.
L'abbiamo ricoverata per terapia
antiscompenso e per un ecocardiogramma che ci avrebbe permesso di prendere
visione dello stato delle valvole, magari al fine di inviarla poi in Sudan con
Emergency.
Ma poche ore dopo il ricovero si è
verificato un fatto nuovo: una distensione addominale crescente che le causava
anche dispnea.
Da una parte ho pensato ad una ascite da
scompenso di cuore, ma dall'altra temevo un problema chirurgico (una peritonite
forse da perforazione intestinale tifoide).
Con grosse difficoltà causate dalle
condizioni generali della malata l'abbiamo sottoposta prima ad ecocardio, che
ha confermato una stenosi mitralica importante con calcificazioni valvolari, ma
ha anche documentato una frazione di eiezione ancora nei limiti di norma.
Anjeline era quindi effettivamente una
cardiopatica, ma sicuramente la distensione addominale doveva riconoscere una
causa diversa: ho portato dunque la sonda sulla pancia, e mi sono trovato
davanti un'immagine che non avrei potuto immaginare neppure lontanamente:
Anjeline aveva una massa epatica che occupava l'intero lobo destro. Avendone
viste così tante, di dubbi ne avevo proprio pochissimi: lo sapevo che si
trattava di carcinoma epatocellulare di dimensioni veramente eccezionali (più
di 20 cm di diametro).
L'ascite c'era. Ho fatto una puntura
esplorativa che mi serviva soprattutto per testare se si trattasse di un
liquido con contaminazione fecaloide (nella mia testa l'ipotesi del tifo non
era del tutto da escludere). Ho invece trovato, con paracentesi ecoguidata, del
liquido ascitico francamente ematico.
Si trattava evidentemente di una carcinosi
peritoneale da epatoma.
Anjeline aveva 5 grammi di emoglobina.
L'abbiamo trasfusa, ma oggi ha deciso di andare in Paradiso. E' morta davanti
ai suoi genitori che oggi erano venuti, e le avevano portato qualcosa di buono
da mangiare.
E' stato un delirio, perchè Anjeline ha
avuto un momento di agitazione psicomotoria; si è buttata giù dal letto, ed è
mancata mentre la tiravamo su, davanti agli occhi sgranati di papà e mamma.
Lo sapevamo che l'epatoma l'avrebbe uccisa,
ma avevamo avuto la speranza che ci volesse un po' più di tempo, in modo da
poter preparare la sua famiglia. Invece tutto è precipitato in poche ore.
Perchè un carcinoma epatocellulare a 18
anni?
E' difficile dirlo, ma mi pare di poter
abbozzare qualche teoria.
Quando sono venuto a Chaaria ho ancora
visto l'uso di siringhe di vetro con ago riutilizzabile, i quali venivano ribolliti
di volta in volta. Anche tutte le vaccinazioni nelle strutture del circondario venivano
eseguite con gli stessi strumenti. Se quindi un ago non veniva sterilizzato a
dovere, i bambini avevano altissime probabilità di essere infettati con il
virus dell'epatite B o con il virus C.
Diciotto-venti anni sono a volte
sufficienti per lo sviluppo di una cirrosi o di un carcinoma su epatite cronica
attiva.
Altra ipotesi riguarda il livello di
aflatossina (un tossico che attacca gravemente il fegato) da cui pare siano
infettati a volte i raccolti di granoturco e di arachidi. Se questi alimenti
non vengono cotti a dovere, possono, con il tempo, costituire uno stimolo
cancerogeno significativo.
Comunque sia, anche Anjeline è andata in
Paradiso a 18 anni, senza neppure aver avuto il tempo sposarsi e di concepire
un bambino... anche se questo era il sogno della sua vita.
Fr Beppe Gaido
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