lunedì 12 marzo 2012

Incontro a Torino del 31 Marzo 2012


TORINO: SABATO 31 MARZO 2012  - PICCOLA CASA,VIA COTTOLENGO 14  
(CHIEDERE DEL PUNTO INCONTRO - parcheggio interno)                 


FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO PER I VOLONTARI CHE INTENDONO RECARSI IN MISSIONE 


08.30 Registrazione presenze: Punto Incontro

SEZIONE SERVIZIO SANITARIO: AULA MAGNA OSPEDALE
09.00 - 11.00 Medicina Generale - Chirurgia Generale 
11.00 - 12.00 Infermieristica
Relatori : C. Rivetti , M.L. Ferrando, M. Albano

SEZIONI UNITE: SALA PUNTO INCONTRO
15.30 - 18.00  Colloquio di selezione , verifica titoli e lingua inglese         

Relatori: C. Rivetti , M.L. Ferrando, M. Albano

                                                  

SEZIONE SERVIZI GENERALI: SALA PUNTO INCONTRO
10. 00 - 12.00 Volontariato generico in Africa / Equador / India  
Relatori : B. Castellino

SEZIONE SERVIZIO ODONTOIATRICO: SALA PUNTO INCONTRO
10.00 - 12.00   Odontoiatria a Chaaria
Relatori : G. Farnese
14.00 - 15.00  Psicologia nel volontariato   
Relatori : C. Rigazzi                                
15.00 - 15.30  Visita della Piccola Casa della Divina Provvidenza (visione DVD)

15.30 - 18.00  Colloquio di selezione, verifica titoli e lingua inglese

Coordinamento : G.FARNESE




Prossimi incontri   
SABATO 23 GIUGNO  2012 -  TORINO
SETTEMBRE - CATANIA
SABATO 20 OTTOBRE 2012 -  TORINO
DICEMBRE (data da programmare) - TORINO INCONTRO GENERALE DEI VOLONTARI E DEI REFERENTI REGIONALI 


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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