domenica 6 maggio 2012

La luna in Africa

Che bella la notte anche stasera. Sembra giorno. La luce lunare e’ cosi’ intensa che vedo la mia ombra e potrei quasi leggere un libro. 
Non si scorgono le stelle perche’ il bagliore che emana da quel disco cosi’ affascinante e’ troppo forte. 
Cammino pian piano lungo il muro esterno dei “Buoni Figli”. Il mio sguardo si perde verso la shamba: da questa posizione sembra di essere in una foresta dove alberi di papaya e di banana si rincorrono. 
Pare di trovarsi in mezzo al nulla: nessuna illuminazione artificiale, non rumore di automezzi o di attivita’ industriale. Invece il sibilo acuto dei grilli e’ fortissimo, mentre da lontano si ode il gracchiare della rane, che normalmente sguazzano nelle acque stagnanti del piccolo ruscello che ci separa da Chaaria Market. 
La luna di Chaaria mi rilassa e mi rasserena anche dopo giornate dure e piene di difficolta'. Certamente la luna piena fa parte del magico mistero dell'Africa. 

Fr Beppe 


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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