mercoledì 26 settembre 2012

Finalmente uscito


Sono estremamente felice perche’ finalmente il “case report” che avevo inviato alla redazione e’ stato effettivamente inserito sulla rivista “Community Dermatology Journal”.
Non solo il mio nome, ma anche quello del Cottolengo Mission Hospital appare per ben due volte sulla prestigiosa rivista internazionale.
Ringrazio Dio per questa nuova occasione offerta a Chaaria per essere conosciuta in campo scientifico internazionale.
Personalmente ringrazio il Dr Lovell per aver gradito e pubblicato il nostro piccolo contributo scientifico.
Su consiglio dell’ editor della suddetta rivista stiamo ora preparando un piccolo articolo sulla tungiasi, che a Chaaria rimane un problema reale e ricorrente.
Pubblico le pagine della rivista in cui il nostro scritto e’ pubblicato, per condividere con i lettori del blog una gioia che non e’ solo mia, ma di tutto lo staff dell’ospedale.
Ringrazio Fr Giancarlo per i sinceri attestati di stima e di gioia condivisa, offertimi sin dal primo momento in cui ieri ho aperto il pacco postale e visto il giornale.
Fr Beppe Gaido




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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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