venerdì 21 dicembre 2012

L'incidente occorso a Mercy

Ieri sera Mercy si era recata brevemente, dopo il lavoro, a far visita a Lidia che ha avuto una bambina presso l’ospedale di Nkubu. 
Ci e’ andata con il mototaxi. Al ritorno pero’, l’inesperto conducente senza patente ha fatto una svolta senza guardare dietro, e la motocicletta e’ stata investita in pieno da un matatu. 
Mercy si e’ spaventata tantissimo ma fortunatamente non ha riportato fratture. 
Ha pero’ un dolore fortissimo al braccio destro che le impedisce di lavorare. 
Ha inoltre dolorose escoriazioni alle dita dei piedi ed alcuni denti fratturati. 
Oggi non ha potuto lavorare, ma e’ stata bravissima: si e’ fermata in ospedale e, con il suo braccio al collo, ha dato indicazioni al nuovo volontario dentista, arrivato proprio al momento giusto per sostituirla. 
Mercy fara’ una panoramica domani, e poi speriamo che Domenico, l’odontoiatra italiano dell’APA, possa risolvere i problemi dentari che lo schianto a terra con la faccia ha causato alla nostra povera Mercy. 
Le siamo tanto vicini con l’affetto e con la preghiera. 

Fr Beppe 


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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