lunedì 17 dicembre 2012

Natale

Makena, quasi a tradimento, alza la testa dal paziente che stiamo suturando dopo l’ennesimo attacco da parte di malfattori e mi dice: “la senti l’atmosfera natalizia?”, e dalla vecchia sala operatoria si mette a guardare la finestra. 
Anche io mi giro d’istinto ed osservo il cielo per un attimo e poi le dico: “in questo momento io sento solo un forte capogiro per le molte ore che ci abbiamo messo a cucire... i giramenti di testa aumentano pensando che e’ domenica pomeriggio”.
Lei ride forte e mi ripete: “Ma guarda che cielo blu con le nubi bianchissime. Senti i colibrì che cantano! Questo è un tipico giorno natalizio: fa caldo, un caldo secco con un sole limpidissimo che brilla dopo le piogge. L’atmosfera è tersa, i campi sono verdi per le abbondanti precipitazioni. Questo ci ricorda il Natale fin da quando eravamo bambini!”.
Io annuisco e le dico che nella mia infanzia questa descrizione sarebbe stata più appropriata per descrivere il ferragosto, perché da noi il “bianco natale” è un’altra cosa.

Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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