Ha 3 anni di eta’ ed e’ caduto.
In realta’ non so molto di piu’ della storia: siamo cosi’ tanto sotto
pressione ventiquattr’ore al giorno che quasi mai mi interessano i
particolari curiosi della storia clinica dei pazienti.
Quello che so e’ che purtroppo si e’ fratturato malamente il femore
sinistro (guardate la prima radiografia).
I genitori sono poveri e quindi sono andati all’ospedale pubblico.
La
radiologia era aperta e la lastra e’ stata fatta, dopo di che’ poi
null’altro e’ stato fatto a motivo dell’estenuante ed irresponsabile
sciopero degli infermieri.
I genitori di Ken si sono quindi rivolti a noi qui a Chaaria.
Per me era un caso spinoso.
Non avevo mai affrontato prima il problema di una riduzione interna di
femore in un bimbo tanto piccolo.
Allo stesso tempo, come facevo a non ricoverarlo visto che la famiglia
non puo’ permettersi l’ospedale privato, e quello pubblico e’
paralizzato dallo sciopero?
Ho quindi mandato le foto delle lastre al Dr Luciano Cara e gli ho
esposto il caso.
Luciano conosce le mie capacita’ ed il materiale presente a Chaaria;
si e’ preso cura della situazione del bimbo e mi ha indicato il tipo
di intervento che avrei potuto tentare.
La frattura era molto brutta ed assai lunga, ma il Signore ci ha assistiti.
Rimettere i monconi ossei in posizione non e’ stato difficilissimo,
dal momento che la trazione da esercitare in un paziente tanto piccolo
non era eccessiva.
Ci siamo veramente impegnati per evitare malrotazioni dell’arto ed
abbiamo messo delle viti di sintesi.
Immediatamente poi in sala abbiamo apposto un gesso che includesse non
solo l’arto, ma anche il bacino.
Abbiamo poi aperto una finestra per
le medicazioni post-operatorie.
Le lastre di controllo sono davvero incoraggianti.
Oggi e’ uno di quei momenti in cui davvero sentiamo di aver fatto
qualcosa di importante per la vita e per il futuro di qualcuno… ed in
questa avventura sentiamo il Dr Cara davvero presente.
Sorridendo
penso a volte che e’ ormai come in Europa, dove esistono dei robot
capaci di operare a distanza.
Mi pare che il robottino si chiami Leonardo, e con esso e’ ormai
possible che un chirurgo da New York operi in tempo reale un malato a
Torino o ad Orbassano.
Anche per l’ortopedia a Chaaria e’ un po’ cosi’: io presento il caso a
Luciano e gli invio le lastre con la mail.
Luciano e’ attentissimo e
mi risponde quotidianamente, indicandomi le tecniche chirugiche da
applicare ed informandomi dei rischi.
Con la sua guida “telematica”
siamo finora riusciti a fare passi avanti giganteschi nell’ortopedia,
e non posso fare altro che ringraziarlo davvero di cuore.
Fr Beppe