giovedì 7 febbraio 2013

Buon Compleanno, Fr. Roberto

Oggi a Chaaria ci stringiamo attorno a Fr Roberto Trappa che ringrazia il Signore per il suo quarantatreesimo compleanno. 
Lo ringraziamo di tutto quello che fa per la comunita’, per i volontari e per i Buoni Figli. Gli promettiamo la nostra povera preghiera secondo tutte le sue intenzioni. 
Gia’ a colazione le suore gli hanno fatto trovare una bella torta a forma di cuore, al fine di esprimere plasticamente il loro affetto e la loro riconoscenza. 
Poi, al pomeriggio verso le tre, la festa ha avuto il suo apice presso il gruppo dei Buoni Figli: ci sono stati i dolci preparati con amore da Dolores ed Angela, la musica, le danze… e tanto affetto, come solo i Buoni Figli sanno dare. 
Auguriamo ogni bene a Fr Roberto per il suo futuro che speriamo sereno e ricco di soddisfazioni. 


 
Cogliamo l’occasione odierna per ringraziare anche Angela e Dolores che stanno aiutando tantissimo Fr Roberto nel servizio dei nostri ragazzi al Centro. 
L’amicizia e l’affetto dei nostri Buoni Figli per Dolores ed Angela dimostrano automaticamente quanto bene esse stiano facendo. 
Grazie quindi alle volontarie, ed auguri belli a fr Roberto Trappa. 

Fr Beppe 








Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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