sabato 9 marzo 2013

Ha vinto la pace

La giornata del voto lunedì scorso è stata un eccezionale momento di amore alla Nazione da parte di milioni di Kenyoti che hanno speso ore ed ore in code lunghissime per esprimere il loro voto. 
C'è stato sì un episodio molto triste di violenza a Mombasa, in cui varie persone hanno perso la vita, ma questo non ha scoraggiato la volontà degli elettori di esprimere nella pace il proprio diritto elettorale. Ci sono voluti molti giorni per conoscere l'esito del voto. 
Oggi però abbiamo avuto la notizia ufficiale: il Kenya ha ora il suo quarto presidente nella persona di Uhuru Kenyatta, figlio del padre della patria Jomo Kenyatta. 
C'è stata grande esultanza anche a Chaaria. La cosa più importante comunque è che si è conservata la pace. Nessuno in Kenya vuole il ripetersi di quanto è accaduto nel 2007, e le elezioni di quest'anno hanno smentito tutti i profeti di sventura, dando al mondo l'idea che il Kenya ha seriamente imboccato la via della pace e della democrazia. 
Le nostre preghiere sono state esaudite! 
Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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