lunedì 4 marzo 2013

Naomi

Sono usciti i risultati dell'esame di maturita' e Naomi ha conseguito un C meno... risultato che a me pare molto buono, considerando le sue difficolta', ma che invece a lei non soddisfa per niente. 
Naomi ha pianto per giorni ed ora e' arrivata alla decisione di ripetere l'ultimo anno delle superiori in una scuola piu' quotata della Gaitu Secondary School, al fine di ottenere un risultato finale piu' consono a quello che lei sente di meritare. 
C'e' da tener conto che Naomi sempre pensa per il futuro ad un College ad indirizzo sanitario, ed un C meno gli precluderebbe ogni possibilita' di entrare per esempio nella scuola per laboratoristi. 
Inoltre credo che ottenere un risultato piu' alto alla maturita' sia importantissimo per la sua autostima. 


 
E' per questo che la supportiamo e la sosteniamo in tale sofferta decisione, e ci attiviamo al piu' presto a trovare una buona scuola senza barriere architettoniche. 
Naomi sa che qualunque scuola troveremo non sara' comunque a Chaaria, e quindi e' pronta anche al grande salto, in quanto per forza dovra' accettare il regime di convitto, in cui dormira' nell'istituto scolastico insieme alle altre studenti. 
Verra' a Chaaria solo nelle vacanze. E' un grande passo per Naomi, e credo che abbia bisogno delle preghiere e del sostegno di tutti coloro che le vogliono bene. 

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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