lunedì 24 giugno 2013

Notizie da Tachina

- Ringraziamo Diego, Andrea e Toni, operatori-registi della NOVA-T di Torino mandati dai nostri superiori per un filmato-documentario sulle attività cottolenghine in Ecuador. Sono stati a Tachina Venerdì 7 Guigno e Domenica 9. Hanno ripreso parte della nostra giornata di servizio con gli anziani e realizzato alcune interviste. Alla Domenica sera si sono fermati amichevolmente a cena con noi. Grazie di cuore, carissimi Diego, Andrea e Toni per la vostra amicizia, il vostro interesse e la vostra indiscussa professionalità. Siamo certi che attraverso il filmato che realizzerete molti potranno conoscere meglio il nostro servizio in Ecuador e la realtà dove viviamo.













- Dopo molti anni anche la struttura ha bisogno di manutenzione. Grazie all’aiuto economico del Gruppo Missionario “Gente e Missioni” di Cles (Trento), siamo riusciti a rimettere a nuovo il lavandino grande della cucina centrale.



- Ringraziamo gli studenti dell’Università Cattolica di Esmeraldas per le praziose e utili lezioni di educazione sanitaria offerte agli anziani e allo staff.



- Ormai possiamo dire che il cottolenghino Don Emilio è il nostro capellano ufficiale. Puntuale tutte le Domeniche mattina alle 7,30 celebra la Santa Messa offrendoci belle ed approfondite meditazioni sul Vangelo della Domenica. Il Signore ti ricompensi, caro Don Emilio, per il tuo servizio liturgico qui all’Asilo e ti conservi tra noi ancora tanti anni!



- Carmen Ortiz è la nuova cuoca che sostituisce Julia Godoy, ora in pensione. Carmen è una vecchia conoscenza perchè da un paio d’anni veniva ad aiutare in sartoria.



- Oltre alla fisioterapia pomeridiana , continua la terapia occupazionale al mattino, animata dall’assistante sociale dell’ Asilo, Neomicia.



- Ringraziamo di cuore l’odontoiatra Dr. Panchano del “Sucentro de Salud Publica de Tachina” che tutti i mesi dedica una giornata agli anziani dell’Asilo. Il Dr. Panchano ormai è un nostro grande amico e grazie a lui la collaborazione con l’ente pubblico è ormai un’ottima realtà che ci fa onore e ci aiuta a dare un miglior servizio agli ospiti.



I fratelli di Tachina Maurizio, Pietro e Luciano




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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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