mercoledì 25 settembre 2013

Pino Torinese

Ieri sera alle ore 18 il gruppo di solidarietà di Pino Torinese mi ha invitato per una apericena in cui ho offerto la mia testimonianza, ho commentato le diapositive su Chaaria ed ho presentato il libro.
E’ stata una serata bella ed intensa, una specie di riunione di vecchi amici. Infatti il gruppo di Pino già da tempo ci sostiene con il progetto “venire alla luce a Chaaria”, progetto che ci ha permesso di comprare il nuovo generatore di corrente e di migliorare il sistema di pannelli solari in ospedale.
Ringrazio di cuore la Dottoressa Marialuisa Ferrando che ha reso possibile la serata, ed insieme a lei tutti i membri del gruppo di Pino Torinese.
Ringrazio di cuore i molti volontari intervenuti, ed in modo particolare Lino e Berenice che in questa mia permanenza in Italia mi hanno davvero molto sostenuto.


Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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